Il nuovo taglio dell’IRS in Portogallo: cosa cambia da agosto 2025

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IRS 2025, dichirazione fiscale

A partire da agosto 2025 i contribuenti portoghesi inizieranno a vedere una riduzione dell’IRS (Imposto sobre o Rendimento das Pessoas Singulares), l’equivalente portoghese dell’IRPEF. La misura riguarda i redditi fino a 6297 euro lordi al mese e avrà effetti retroattivi a gennaio 2025, traducendosi in uno sgravio immediato sugli stipendi di agosto e settembre.

Se quindi gli stipendi di agosto e settembre saranno più alti del solito non ci sarà da meravigliarsi.

Il Governo portoghese ha infatti pubblicato nuove tabelle di ritenuta alla fonte che riducono l’imposta tra 0,4% e 0,6% nei primi otto scaglioni. Per i lavoratori e pensionati con redditi più bassi, il beneficio sarà particolarmente evidente: chi percepisce lo stipendio minimo o fino a 1136 euro lordi al mese non pagherà IRS nei mesi di agosto e settembre.

La misura sarà valida anche per chi è elegibile per l’IRS JOVEM. La soglia dei 1136 euro verrà considerata in questo caso sulla quota di stipendio non esente da tassazione.


Quanto scende l’IRS e per chi?

Il taglio riguarda gli otto scaglioni fino a 83.696 euro annui, con riduzioni differenziate:

  • 0,5 punti percentuali dal 1º al 3º scaglione;
  • 0,6 punti percentuali dal 4º al 6º scaglione;
  • 0,4 punti percentuali dal 7º all’8º scaglione.

Nuove aliquote IRS dopo la riduzione

  • 1º scaglione – fino a 8059 €: dal 13% al 12,5%
  • 2º scaglione – da 8059 € a 12.160 €: dal 16,5% al 16%
  • 3º scaglione – da 12.160 € a 17.233 €: dal 22% al 21,5%
  • 4º scaglione – da 17.233 € a 22.306 €: dal 25% al 24,4%
  • 5º scaglione – da 22.306 € a 28.400 €: dal 32% al 31,4%
  • 6º scaglione – da 28.400 € a 41.629 €: dal 35,5% al 34,9%
  • 7º scaglione – da 41.629 € a 44.987 €: dal 43,5% al 43,1%
  • 8º scaglione – da 44.987 € a 83.696 €: dal 45% al 44,6%
  • 9º scaglione – oltre 83.696 €: invariato al 48%
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Il 9º scaglione (redditi superiori a 83.696 euro) resta invariato al 48%.


Quando entrerà in vigore la riduzione?

  • Agosto e settembre 2025: applicazione delle tabelle speciali di ritenuta, con effetti retroattivi da gennaio. Questo permetterà ai contribuenti di ricevere in due mesi la restituzione di quanto trattenuto in eccesso nei primi sette mesi dell’anno.
  • Da ottobre 2025 a dicembre 2026: entrata in vigore delle tabelle definitive, che manterranno aliquote ridotte fino a eventuali nuove modifiche nel prossimo Orçamento do Estado.

Il Governo ha previsto che, se le aziende non riuscissero ad applicare subito le nuove tabelle, potranno farlo più tardi, come già avvenuto nel 2024.


L’impatto su lavoratori e pensionati

Il beneficio riguarda sia lavoratori dipendenti sia pensionati.

  • Lavoratori con reddito lordo fino a 1136 €: esenzione totale dall’IRS in agosto e settembre.
  • Pensionati single: esenzione fino a 1116 € mensili.
  • Pensionati sposati con unico reddito: esenzione fino a 1152 € mensili.

Esempi di risparmio annuo:

  • Un dipendente senza figli con 1000 € lordi/mese: 34 € di risparmio annuo.
  • Un dipendente con 3000 € lordi/mese: 207 € annui (circa 15 €/mese).
  • Coppia con due figli, entrambi con 1500 € lordi/mese: 165 € annui.
  • Coppia con due figli, entrambi con 3000 € lordi/mese: 414 € annui.
  • Pensionato con 1000 €: 34 € annui.
  • Pensionato con 3000 €: 208 € annui.

Attenzione ai rimborsi del 2026

Il meccanismo scelto dal Governo comporta una conseguenza: se i contribuenti pagano meno imposte mese per mese, i rimborsi del 2026 (relativi ai redditi 2025) saranno inevitabilmente più bassi.

In alcuni casi, chi era abituato a ricevere rimborsi consistenti potrebbe addirittura trovarsi a dover pagare IRS. La DECO PROteste avverte quindi sull’importanza di un attento pianificazione fiscale:

  • controllare regolarmente le fatture sul portale e-Fatura;
  • pianificare il bilancio familiare senza contare troppo sul rimborso annuale;
  • considerare che il pagamento rateale dell’IRS, seppur possibile, è più oneroso e rischia di generare sovraindebitamento.
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Critiche e opinioni contrastanti

L’iniziativa del Governo è stata accolta con opinioni divergenti:

  • Paula Franco, presidente dell’Ordine dei Contabili Certificati, sottolinea che la misura porta maggiore liquidità in un periodo critico (vacanze estive e inizio anno scolastico), alleggerendo le spese delle famiglie.
  • João César das Neves, economista, critica invece l’approccio, definendolo un atto di elettoralismo permanente, più utile a compiacere i cittadini che a risolvere i problemi strutturali del Paese.

Cosa fare come contribuente

Concludiamo con alcuni consigli per sfruttare al meglio la riduzione fiscale senza sorprese future, è consigliabile:

  1. Simulare il salario netto con gli strumenti messi a disposizione dal Ministero delle Finanze o dalla DECO PROteste.
  2. Verificare le fatture con NIF ogni mese per massimizzare le deduzioni.
  3. Pianificare il budget 2025 senza considerare i rimborsi come entrata sicura.
  4. Prepararsi all’eventualità che nel 2026 il rimborso IRS sia più basso del solito.


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