Il Cais do Ginjal verrà chiuso: Almada costruirà un muro per vietare l’accesso

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Cais do Ginjal chiuso per sicurezza

Una delle zone più suggestive della riva sud del Tago sta per cambiare radicalmente. Il Cais do Ginjal, celebre per la sua atmosfera decadente, i murales, e i ristoranti sul fiume, sarà presto completamente inaccessibile.

La decisione è stata annunciata dalla presidente della Camera Municipale di Almada, Inês de Medeiros, durante la riunione di lunedì: a partire da martedì, verrà eretta una barriera fisica — un muro con portone alto più di due metri — per impedire il passaggio in tutta l’area del cais.

Perché viene chiuso il Cais do Ginjal?

Già da giovedì scorso, il Comune aveva interdetto l’accesso al Cais do Ginjal per ragioni di sicurezza.
L’intera zona, che si estende dal terminal fluviale di Cacilhas fino ai ristoranti di Olho de Boi, versa in condizioni di degrado estremo, tanto da indurre le autorità a dichiarare una “situazione di allerta” ai sensi della Legge di Protezione Civile.

Nonostante il divieto, nei giorni successivi molte persone hanno continuato a visitare l’area, spinte dalla curiosità o dal desiderio di godersi ancora una volta il fascino unico del Ginjal.
Questo ha portato la presidente Medeiros a rafforzare la decisione:


“Pericolo è pericolo. Il muro serve per evitare nuove ‘romarias’ (pellegrinaggi) verso una zona che oggi è troppo rischiosa.”

Tempistiche dei lavori

La costruzione del muro dovrebbe durare circa tre giorni.


Contemporaneamente, il Comune ha attivato una Zona di Concentrazione e Supporto alla Popolazione (ZCAP) per assistere circa 50 persone che abitavano o lavoravano nell’area.

Un pezzo di storia che scompare (forse solo per ora)

Il Cais do Ginjal è da anni una delle mete più amate da chi cerca un Portogallo autentico, lontano dai circuiti turistici più battuti.
Passeggiare tra i vecchi magazzini abbandonati, osservare il tramonto sul Tago, o cenare a pochi passi dall’acqua aveva un fascino tutto particolare.
La sua chiusura rappresenta quindi non solo una misura di sicurezza, ma anche la fine di un’epoca.

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Non è ancora chiaro cosa succederà a lungo termine: se l’area verrà riqualificata, restaurata o rimarrà chiusa a tempo indeterminato.

Per ora, chi ama il Ginjal dovrà conservarlo nei ricordi — o nei racconti di chi ha avuto la fortuna di conoscerlo.

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