Ci sarà un nuovo Elevador da Glória

Il celebre Elevador da Glória, inaugurato nel lontano 1885 e simbolo della mobilità storica di Lisbona, vive oggi uno dei momenti più drammatici della sua lunga storia. Il grave incidente del 3 settembre 2025, che ha provocato vittime e distrutto una delle cabine, ha scosso profondamente la città.
La Carris, l’azienda municipale che gestisce il trasporto pubblico, ha già confermato che il veicolo non sarà recuperabile. Tuttavia, ha promesso che Lisbona non resterà senza il suo elevador: verrà costruita una nuova cabina, con standard di sicurezza ancora più elevati. Sarà però un processo che richiederà tempo, dato che prima dovranno concludersi le indagini ufficiali e definire i nuovi piani di investimento.
Un ascensore che è molto più di un mezzo di trasporto
L’Elevador da Glória collega la Baixa (Restauradores) al Bairro Alto (Miradouro de São Pedro de Alcântara) in soli 265 metri, con una pendenza del 17%. Un percorso breve ma impegnativo, che da sempre alleggerisce la fatica dei lisboeti e, negli ultimi decenni, affascina milioni di turisti.
Per chi lavora al Bairro Alto, per le signore delle pulizie che all’alba raggiungono gli uffici o per gli abitanti del quartiere, questo non è mai stato solo un monumento pittoresco, ma un servizio essenziale. A completare il quadro, il Glória è anche parte integrante della rete storica di ascensori della capitale: Lavra, Bica e l’Elevador de Santa Justa, tutti progettati tra fine Ottocento e inizio Novecento dall’ingegnere Raoul Mesnier du Ponsard.
Il fascino e le sfide di un patrimonio centenario
Il sistema di funzionamento del Glória non è cambiato molto dal 1885: due cabine collegate da un cavo d’acciaio che scorrono in senso opposto lungo i binari, equilibrando i pesi. Nei primi anni il meccanismo sfruttava l’acqua, poi il vapore, fino all’elettrificazione definitiva del 1915. Ogni cabina può trasportare circa 40 persone, ma chiunque lo abbia preso sa che nelle ore di punta viaggiare in piedi, stretti tra i passeggeri, è la norma.
Questa intensità di utilizzo, soprattutto con l’aumento del turismo, solleva interrogativi sulla manutenzione e sulla capacità delle procedure attuali di rispondere alle nuove esigenze. Il dibattito è acceso: bastano le ispezioni quotidiane o servirebbe un ritorno a un controllo più capillare e continuo, come avveniva fino agli anni Duemila?
Una ferita aperta, uno sguardo al futuro
Mentre le indagini della Polícia Judiciária e del GPIAAF (Gabinete de Prevenção e Investigação de Acidentes com Aeronaves e de Acidentes Ferroviários) sono in corso, la città si interroga sul futuro del suo elevador più famoso. Il dolore per le vittime resta al centro, ma in parallelo cresce la volontà di garantire che una simile tragedia non si ripeta.
Il nuovo progetto annunciato dalla Carris promette un Elevador da Glória più sicuro, capace di coniugare tradizione e modernità. Sarà la sfida di trasformare un’icona storica in un’infrastruttura all’altezza del XXI secolo, senza snaturarne l’anima.
Un simbolo che resiste
Nonostante la tragedia, Lisbona non vuole rinunciare a uno dei suoi emblemi. L’Elevador da Glória rimane un punto d’incontro tra memoria, mobilità e identità urbana. Per i lisboeti, continuare a sentirne il rumore dei binari sulla Calçada da Glória significherà non solo mantenere vivo un patrimonio, ma anche onorare chi ha perso la vita in questo drammatico incidente.