Il Governo portoghese propone la possibilità di acquistare giorni di ferie

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Il 15 giugno 2025 il Governo portoghese ha presentato all’Assemblea della Repubblica un nuovo Programma di Governo che include, tra le varie misure, una proposta che potrebbe rivoluzionare la gestione delle ferie per i lavoratori: la possibilità di acquistare giorni di ferie.

Si tratta di una novità che punta a offrire maggiore flessibilità sia alle imprese che ai dipendenti, ma che apre anche un importante dibattito sul futuro delle relazioni di lavoro in Portogallo.

La proposta nel dettaglio

Nel documento ufficiale, il Governo propone di permettere ai lavoratori di poter acquistare giorni di ferie, ovvero di scambiare una parte delle proprie giornate di riposo annuale con un compenso economico, o di concordare con il datore di lavoro modalità flessibili per la gestione di questi giorni. La quantità di giorni acquistabili o “vendibili” dovrebbe essere definita contrattualmente tra le parti, lasciando spazio a un accordo personalizzato a seconda delle esigenze di lavoratore e azienda.

Questa misura fa parte di una più ampia revisione della legislazione lavorativa, volta a renderla più snella, meno burocratica e più adeguata alle esigenze di un’economia aperta e in continua trasformazione come quella portoghese.

In questo articolo vi avevamo parlato di come funzionano le ferie in Portogallo.

Perché il Governo vuole questa riforma?

Secondo il Governo, per un Paese come il Portogallo, caratterizzato da un mercato del lavoro che deve rispondere rapidamente a cambiamenti economici e modelli di business in evoluzione, è essenziale alleggerire la rigidità delle norme lavorative. L’obiettivo è promuovere la competitività e la sostenibilità dell’economia, evitando che una legislazione troppo rigida costituisca un freno all’attrazione di investimenti esteri.

Allo stesso tempo, il Governo riconosce l’importanza di salvaguardare i diritti dei lavoratori e di favorire un migliore equilibrio tra vita professionale e vita privata, aspetti fondamentali per il benessere dei lavoratori e per la stabilità delle relazioni di lavoro.

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Come funziona l’acquisto dei giorni di ferie?

L’idea alla base di questa misura è che il lavoratore, se lo desidera, possa rinunciare a parte delle ferie annuali in cambio di un compenso economico. Il sistema potrà essere implementato in modo flessibile, con un limite massimo di giorni da definire tramite accordo contrattuale. In pratica:

  • Il lavoratore può scegliere di “vendere” alcuni giorni di ferie all’azienda, ricevendo in cambio una somma di denaro.
  • L’accordo tra datore di lavoro e dipendente stabilirà quante giornate potranno essere cedute e le modalità di compensazione.
  • La misura è pensata per essere volontaria e personalizzabile, non un obbligo imposto ai lavoratori.

Questa possibilità potrebbe rappresentare un’opzione interessante per chi preferisce ricevere un guadagno extra anziché usufruire di giorni di riposo aggiuntivi, oppure per le aziende che necessitano di maggiore flessibilità nella gestione del personale.

Esperienze internazionali e scenari futuri

L’acquisto di giorni di ferie è una pratica già presente in alcuni paesi europei, dove ha dimostrato di poter essere uno strumento utile per conciliare esigenze lavorative e personali. Tuttavia, resta fondamentale garantire che questa flessibilità non vada a discapito del diritto al riposo e della salute dei lavoratori.

La proposta sarà ora oggetto di confronto nella Concertação Social, il tavolo di dialogo tra Governo, sindacati e associazioni imprenditoriali, che dovrà valutare come armonizzare questa innovazione con la tutela dei diritti e la stabilità del mercato del lavoro.

L’esempio degli Stati Uniti e del Regno Unito

Negli Stati Uniti e nel Regno Unito, la possibilità di “comprare ferie” è un benefit aziendale in crescita, noto rispettivamente come “PTO Purchase Plans” e “Holiday Purchase Schemes”. A differenza di molti paesi europei, non è un diritto garantito dalla legge, ma un’opzione offerta dai datori di lavoro per aumentare la flessibilità dei dipendenti e attrarre talenti. Nel Regno Unito, questi schemi operano spesso tramite un “salary sacrifice arrangement”: i dipendenti acquistano giorni di ferie aggiuntivi e il costo viene detratto dal loro stipendio lordo. Questo non solo riduce l’onere fiscale (Income Tax e National Insurance Contributions) per il dipendente, ma anche i contributi previdenziali per il datore di lavoro, rendendola una soluzione vantaggiosa per entrambe le parti.

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Negli Stati Uniti, dove non esiste un mandato federale per le ferie retribuite, le politiche PTO (Paid Time Off) sono interamente a discrezione aziendale. I dipendenti possono acquistare giorni PTO aggiuntivi, a volte attraverso una riduzione dello stipendio o tramite “flex credits” in piani di benefit flessibili. Se il piano rientra nella Sezione 125 del codice fiscale USA, i giorni acquistati possono essere su base pre-tasse, riducendo ulteriormente l’imponibile. L’obiettivo principale di questi schemi in entrambi i paesi è fornire maggiore flessibilità, migliorare l’equilibrio vita-lavoro e aumentare la soddisfazione dei dipendenti, rendendoli uno strumento efficace per la gestione delle risorse umane.

L’acquisto dei giorni di ferie potrebbe essere una svolta importante

Se approvata, la possibilità di acquistare giorni di ferie rappresenterà una svolta importante nella normativa del lavoro portoghese, introducendo un nuovo livello di personalizzazione nella gestione delle ferie.

Sarà interessante seguire gli sviluppi e comprendere come questa misura potrà influire sull’equilibrio tra flessibilità aziendale e protezione del lavoratore nel prossimo futuro.

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