Una delle più grandi pepite d’oro del mondo si trova in un museo di Lisbona

Nel Museo del Tesouro Real, a Lisbona, si trova una delle pepite d’oro più impressionanti mai scoperte: un pezzo di 20 kg estratto durante il periodo coloniale dal Brasile. Questa pepita, con un valore inestimabile, non rappresenta solo una rarità naturale, ma porta con sé il peso della storia, simboleggiando il legame tra l’abbondanza di risorse naturali brasiliane e l’ascesa economica del Portogallo nel XVIII secolo.
La pepita del Museo do Tesouro Real
La scoperta della pepita
Trovata nella regione mineraria di Minas Gerais, in Brasile, durante il picco della corsa all’oro nel 1700, la pepita riflette la prosperità e l’importanza del Brasile per la corona portoghese. A quel tempo, il Brasile era una delle principali fonti di oro a livello globale, e gran parte di questa ricchezza veniva trasferita in Europa per finanziare il lusso e lo splendore della monarchia portoghese.
Il Museo del Tesouro Real
Aperto nel 2022 nel Palácio Nacional da Ajuda, il museo è uno scrigno di tesori, ospitando oltre mille pezzi storici tra cui corone, gioielli e insegne reali. La pepita d’oro è esposta accanto ad altri oggetti preziosi, tra cui un diamante grezzo di 138,5 carati, anch’esso proveniente dal Brasile, dimostrando l’importanza economica che il paese ha avuto per il Portogallo.
Un dibattito storico
La presenza della pepita di 20 kg a Lisbona ha riacceso il dibattito sulla restituzione dei beni culturali ai loro paesi d’origine. Molti sostengono che questi tesori dovrebbero tornare in Brasile, dove potrebbero essere esposti in un contesto più appropriato, restituendo al paese parte del suo patrimonio culturale e storico.
Nel giugno 2023, la “Dichiarazione di Porto” ha ulteriormente alimentato la discussione, proponendo iniziative per la decolonizzazione della storia e l’eventuale restituzione di oggetti estratti durante l’era coloniale. Tuttavia, il tema rimane complesso, poiché coinvolge questioni di interesse nazionale, identità storica e giustizia.
Alcuni record sulle pepite d’oro
Qual è la pepita d’oro più grande mai trovata?
La Welcome Stranger detiene il primato come la più grande pepita d’oro mai scoperta. Rinvenuta il 5 febbraio 1869 vicino alla miniera di Moliagul, nello stato di Victoria, in Australia, la pepita fu trovata da due cercatori di origine inglese, John Deason e Richard Oates. Questa straordinaria pepita misurava 61 cm di lunghezza e pesava un impressionante 72 kg, con un contenuto di circa 71 kg di oro puro. Data la sua mole, risultava impossibile pesarla interamente su una bilancia comune, quindi fu necessario spezzarla in frammenti per determinarne il peso esatto. La pepita venne successivamente fusa, e il suo valore, all’epoca, corrispondeva a una cifra considerevole. Nonostante sia stata fusa per essere venduta, la Welcome Stranger rimane un’icona storica delle febbri dell’oro australiane.
Qual è la attualmente pepita d’oro più grande esistente?
Al giorno d’oggi, la pepita d’oro più grande attualmente esistente è la Pepita Canaã, rinvenuta il 16 luglio 1983 nella famosa miniera di Serra Pelada, situata nello stato del Pará, nel nord del Brasile. La Canaã pesa complessivamente 60,82 kg, dei quali 52,33 kg sono oro puro, mentre i restanti 8,49 kg sono principalmente costituiti da quarzo e altre impurità. La pepita prende il nome dalla città di Canaã dos Carajás, vicina al luogo di scoperta, e rappresenta uno dei reperti più preziosi e simbolici del patrimonio minerario brasiliano.
Attualmente, la Pepita Canaã è esposta al Museu de Valores a Brasilia, dove attira turisti e appassionati di geologia da tutto il mondo. Oltre al suo valore economico, stimato in circa 10 milioni di euro considerando sia il peso dell’oro che il valore storico e collezionistico, la pepita è un’importante testimonianza del boom minerario vissuto dal Brasile negli anni ’80. In quella stessa miniera, Serra Pelada, operavano all’epoca oltre 100.000 minatori, in una delle più grandi corse all’oro mai registrate.