Il Portogallo ha riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina

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Il Portogallo ha riconosciuto ufficialmente lo Stato di Palestina

Domenica 21 settembre, alle ore 20:15, il Governo del Portogallo ha annunciato ufficialmente il riconoscimento dello Stato di Palestina. La dichiarazione è stata pronunciata dal ministro degli Affari Esteri, Paulo Rangel, in collegamento da New York, poco prima della Conferenza di Alto Livello organizzata a margine dell’Assemblea Generale delle Nazioni Unite.

L’iniziativa, guidata dalla Francia, è stata condivisa da altri nove paesi: Andorra, Australia, Belgio, Canada, Lussemburgo, Malta, Regno Unito e San Marino, oltre a Portogallo e Francia. Con questa mossa, dieci Stati hanno deciso di compiere un passo congiunto di grande rilevanza diplomatica.


Il contesto e le ragioni della decisione

Il dibattito sul riconoscimento della Palestina è stato a lungo presente nell’agenda politica portoghese. Già da mesi il Governo aveva avviato consultazioni interne e scambi a livello internazionale.

Secondo quanto dichiarato dal Ministero degli Affari Esteri, la decisione si è basata su alcuni principi fondamentali:

  • l’impegno dell’Autorità Palestinese a rinunciare all’uso della violenza;
  • la prospettiva di elezioni democratiche interne;
  • il riconoscimento reciproco tra Israele e Palestina;
  • il rispetto dei diritti umani.

Il fatto che l’annuncio sia avvenuto prima della Conferenza di New York ha permesso al Portogallo di rafforzare la propria posizione sulla scena diplomatica e di ribadire il sostegno alla soluzione dei due Stati come via per la pace in Medio Oriente.


Le reazioni

  • Autorità Palestinese – Ha salutato la decisione come “coraggiosa e coerente con il diritto internazionale”. L’ambasciatrice palestinese a Lisbona, Rawan Sulaiman, ha parlato di “un passo storico verso la giustizia e la pace, dopo anni di occupazione e conflitto”.
  • Forze politiche portoghesi – Il CDS-PP, partner del PSD nella coalizione di governo, ha espresso dissenso, ritenendo la tempistica “inopportuna” e sottolineando che la situazione attuale non garantirebbe le condizioni di stabilità necessarie al riconoscimento.
  • Israele – Ha criticato duramente la decisione, sostenendo che riconoscere lo Stato palestinese in questa fase significhi “premiare Hamas”, il movimento responsabile dell’attacco del 7 ottobre 2023 che costò la vita a circa 1.200 persone e portò alla presa di 251 ostaggi.
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Un passaggio storico per la diplomazia portoghese

Con questo atto, il Portogallo è entrato a far parte del gruppo di Stati europei e occidentali che hanno deciso di dare legittimità internazionale alla causa palestinese.

Si tratta di un passaggio storico, che segna il superamento delle sole dichiarazioni di principio e consolida la posizione del Paese come attore attivo nella ricerca di una soluzione pacifica e duratura per il Medio Oriente.

Questa decisione si inserisce inoltre nel contesto del tentativo del Governo di cambiare le condizioni per accedere alla cittadinanza portoghese, che per ora hanno favorito diversi cittadini israeliani grazie alla legge sui discendenti degli ebrei sefarditi.

Resta tuttavia da capire quali conseguenze concrete avrà la scelta, sia sul piano diplomatico, con le reazioni di Israele e dei suoi alleati, sia su quello politico, con un dibattito interno che continua a dividere la coalizione di governo portoghese.

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