Il drago blu spaventa la Spagna e potrebbe arrivare in Portogallo

“Avvistamenti di drago blu, ovvero del mollusco di Glaucus atlanticus sulle coste della Costa Blanca fanno scattare la chiusura delle spiagge; i mari portoghesi potrebbero essere i prossimi a dover fare attenzione.”
Drago blu avvistato in Spagna: spiagge chiuse e allarme tra i bagnanti
Nelle ultime settimane alcune località balneari della Costa Blanca, tra cui Guardamar del Segura, hanno dovuto issare la bandiera rossa e vietare temporaneamente la balneazione. In questi giorni il divieto è stato esteso anche alla Comunità Valenciana e città come Alicante e Valencia hanno dovuto impedire ai bagnanti di accedere alle spiagge.
La causa? L’avvistamento di un animale dal nome suggestivo e dall’aspetto spettacolare: il drago blu.
Dopo i primi controlli, il divieto totale è stato ridotto a un livello di allerta con bandiera gialla: si può entrare in acqua, ma con cautela e prestando attenzione alle segnalazioni dei bagnini. La notizia ha rapidamente fatto il giro dei media spagnoli e internazionali, generando curiosità e preoccupazione tra turisti e residenti.
Ma che cos’è davvero il drago blu? È un pericolo reale per chi si trova in spiaggia? E soprattutto: potrebbe arrivare anche in Portogallo?
Che cos’è il drago blu (Glaucus atlanticus)
Il cosiddetto drago blu, il cui nome scientifico è Glaucus atlanticus, è un piccolo nudibranco, cioè un mollusco marino. Nonostante le dimensioni ridotte – in genere pochi centimetri – colpisce per il suo aspetto spettacolare: il corpo argentato, le sfumature blu intenso e la forma che ricorda le ali di una creatura mitologica.
Questo animale vive normalmente in oceano aperto, galleggiando grazie a una sacca d’aria che trattiene nello stomaco e lasciandosi trasportare dalle correnti. La sua presenza nelle acque costiere del Mediterraneo occidentale è rara, ma non impossibile: correnti e venti possono spingerlo verso le coste della Spagna e del Portogallo, dove viene occasionalmente avvistato.
Il soprannome di drago blu deriva proprio dal suo aspetto singolare, che lo fa sembrare una creatura uscita da una leggenda piuttosto che un abitante reale dei nostri mari.
Pericolo per l’uomo
Nonostante l’aspetto affascinante, il drago blu non va assolutamente toccato. Non è un animale aggressivo, ma la sua difesa naturale lo rende potenzialmente pericoloso.
Questo nudibranco si nutre di meduse velenose, in particolare della temuta caravella portoghese (Physalia physalis). È in grado di accumulare e concentrare le tossine delle sue prede nei propri tentacoli, rendendo il contatto con la pelle umana molto doloroso.
Gli effetti possono includere:
- ustioni cutanee;
- dolore intenso e immediato;
- gonfiore e irritazioni locali;
- in rari casi, reazioni più gravi in persone sensibili o allergiche.
Cosa fare in caso di incontro
- Non raccoglierlo né avvicinarlo, anche se sembra innocuo o spiaggiato.
- Segnalare sempre l’avvistamento ai bagnini o alle autorità marittime.
- In caso di contatto accidentale, sciacquare la zona colpita con acqua di mare (mai acqua dolce) e rivolgersi rapidamente a un presidio medico.
Perché è apparso ora in Spagna?
La presenza del drago blu lungo le spiagge spagnole non deve essere interpretata come un’invasione, ma come un fenomeno legato a diversi fattori naturali:
- Cambiamenti delle correnti marine: questi piccoli nudibranchi vivono in oceano aperto e vengono trasportati passivamente dalle correnti, che possono spingerli verso la costa.
- Aumento delle temperature dell’acqua: il riscaldamento stagionale – e in generale quello legato ai cambiamenti climatici – può favorire l’arrivo di specie insolite in aree costiere.
- Ciclicità degli avvistamenti: non è la prima volta che vengono segnalati esemplari nel Mediterraneo occidentale; si tratta di episodi rari ma già documentati in passato.
Non siamo quindi di fronte a un fenomeno massiccio o permanente, ma a episodi isolati che, pur non rappresentando una minaccia collettiva, richiedono comunque attenzione e prudenza da parte dei bagnanti.
Il rischio per il Portogallo
Il drago blu non è una novità assoluta per la penisola iberica: negli anni passati sono stati segnalati avvistamenti sia lungo le coste dell’Algarve sia nelle acque dell’arcipelago di Madeira.
Le autorità marittime portoghesi, che già monitorano con attenzione la presenza della caravella portoghese, includono anche questo nudibranco tra gli animali marini da segnalare. È quindi possibile che durante l’estate si verifichino nuovi avvistamenti anche in Portogallo.
Per i bagnanti la regola resta la stessa: informarsi, rispettare le indicazioni delle bandiere e non toccare gli animali marini avvistati sulla spiaggia.