L’esodo dei ricchi spagnoli verso il Portogallo nonostante la fine del regime RNH
Negli ultimi anni, il Portogallo è stato considerato un rifugio fiscale per molti ricchi spagnoli e stranieri. Tuttavia, con la recente abolizione del regime per residenti non abituali (RNH) nel 2024, la situazione ha subito un cambiamento.
Nonostante questa svolta, il Portogallo continua ad attrarre facoltosi cittadini spagnoli in fuga dal nuovo Impuesto Temporal de Solidaridad de las Grandes Fortunas (ITSGF) imposto dal governo spagnolo, che grava sui patrimoni superiori a tre milioni di euro.
Il contesto fiscale spagnolo: ITSGF e la fuga dei ricchi
Il governo spagnolo ha introdotto l’ITSGF per aumentare la pressione fiscale sui patrimoni più alti, in risposta alla crisi energetica e inflazionistica che ha colpito il paese. Questa tassa aggiuntiva, che colpisce i patrimoni superiori a 3 milioni di euro con aliquote progressive fino al 3,5%, ha suscitato forti reazioni tra i più benestanti. La misura, inizialmente temporanea, è stata resa permanente alla fine del 2023, nonostante i ricorsi presentati da alcune regioni, come Madrid e Andalusia.
Molti ricchi spagnoli hanno cominciato a cercare alternative per proteggere il proprio patrimonio, rivolgendosi al Portogallo, un paese con una cultura simile alla Spagna, una lingua simile e facile da comprendere e che storicamente ha offerto condizioni fiscali più favorevoli, pur avendo nel 2024 eliminato il famoso regime RNH.
Il Portogallo dopo il RNH: perché è ancora una meta attraente?
Sebbene il regime dei residenti non abituali (RNH), che offriva un’aliquota fiscale agevolata del 20% per un periodo di dieci anni, sia stato abolito, il Portogallo continua ad essere una meta interessante per chi desidera trasferirsi. Nonostante l’abolizione del RNH, il Portogallo non impone alcuna tassa patrimoniale e mantiene un regime fiscale più semplice e prevedibile rispetto alla Spagna.
Nel contesto attuale, il Portogallo ha introdotto un nuovo incentivo fiscale, l’Incentivo Fiscale per l’Innovazione e la Ricerca Scientifica (IFICI), mirato ad attrarre investimenti in settori tecnologici e di ricerca. Anche se meno vantaggioso del RNH per i singoli, questo regime rappresenta un’opportunità per le imprese e gli investitori interessati a contribuire allo sviluppo di settori strategici.
Il mercato immobiliare portoghese continua a essere un forte attrattore, in particolare a Lisbona, Porto e nelle aree costiere dell’Algarve, dove gli investitori stranieri vedono ancora un potenziale di crescita. Inoltre, la qualità della vita, il clima mite, la sicurezza e l’accessibilità del paese rendono il Portogallo un luogo ideale per i ricchi spagnoli che desiderano mantenere uno stile di vita confortevole senza le elevate pressioni fiscali presenti in Spagna.
Le conseguenze per la Spagna e il Portogallo
La fuga dei patrimoni spagnoli verso il Portogallo rischia di avere un impatto significativo sul gettito fiscale spagnolo. La perdita di queste entrate potrebbe accentuare le difficoltà economiche della Spagna, già alle prese con sfide interne legate alla disuguaglianza economica e alla gestione delle finanze pubbliche. Nonostante le critiche, il governo spagnolo continua a difendere l’ITSGF come una misura necessaria per ridurre le disparità e aumentare il contributo dei più ricchi alla ripresa del paese.
Per il Portogallo, invece, l’arrivo di nuovi capitali può rappresentare una spinta all’economia, anche se cresce il dibattito interno sulla sostenibilità di questi flussi di ricchezza esterna. L’aumento della domanda immobiliare e degli investimenti potrebbe continuare a gonfiare i prezzi nelle aree più ambite, rischiando di esacerbare le disuguaglianze interne e creare tensioni sociali, specialmente tra la popolazione locale che fatica a tenere il passo con il costo della vita.
Il futuro dell’attrattività fiscale portoghese
Nonostante la fine del RNH, il Portogallo resta una meta di rilievo per chi cerca condizioni fiscali più favorevoli rispetto alla Spagna. Tuttavia, il governo portoghese dovrà bilanciare la sua politica di attrazione degli investimenti stranieri con le esigenze della popolazione locale, evitando di alimentare squilibri economici.
La riforma fiscale che ha introdotto l’IFICI potrebbe non attrarre la stessa quantità di nuovi residenti benestanti, ma riflette una strategia più sostenibile a lungo termine, volta a promuovere settori chiave come la tecnologia e la ricerca, che potrebbero trasformare il Portogallo in un hub dell’innovazione.
In conclusione, l’esodo dei ricchi spagnoli verso il Portogallo è un fenomeno che continuerà a svilupparsi nei prossimi anni, evidenziando le profonde differenze tra i due paesi in termini di politiche fiscali. Mentre la Spagna adotta misure sempre più severe per tassare i grandi patrimoni, il Portogallo cerca di mantenere la sua attrattività internazionale, pur navigando le sfide poste dalla crescente presenza di ricchi investitori stranieri.