Tipi di stereotipi portoghesi: le curiosità che non sai

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Quando si parla del Portogallo, emergono spesso alcuni stereotipi culturali che descrivono gruppi sociali o comportamenti tipici. In questo articolo, analizziamo i principali “tipi di stereotipi portoghesi” in modo leggero, rispettoso e con un tocco di curiosità.

Chi sono i “Tuga”?

Il termine “Tuga” è spesso utilizzato per descrivere i portoghesi in generale. Deriva dalla parola “portuga”, un’abbreviazione di “portoghese”. Questo soprannome viene usato sia dai portoghesi stessi che dagli stranieri e può avere una connotazione affettuosa o ironica, a seconda del contesto.

Gli “Zé Povinho”: Il simbolo del popolo

Zé Povinho” è una figura iconica nella cultura portoghese, rappresentativa del cittadino comune. Creato dal caricaturista Rafael Bordalo Pinheiro, incarna lo spirito critico e sarcastico del popolo di fronte alle difficoltà. Questo stereotipo è spesso associato a una certa resilienza e furbizia.

“Beto”: L’élite cittadina

Il “Beto” rappresenta l’archetipo della persona benestante, educata nei migliori istituti e spesso appartenente alla classe medio-alta. Viene stereotipato come qualcuno che si preoccupa molto delle apparenze e che frequenta ambienti esclusivi.

“Pimba”: Il kitsch culturale

Lo stereotipo “Pimba” si riferisce a una subcultura legata a musica popolare e abbigliamento vistoso. Il termine può essere usato in modo ironico per indicare uno stile di vita semplice e legato alle tradizioni, spesso caratterizzato da feste popolari e balli folkloristici.

“Trolha”: Il lavoratore manuale

Trolha” è un termine che identifica i lavoratori dell’edilizia, spesso rappresentati come persone dure e dirette. Questo stereotipo evidenzia l’importanza della classe lavoratrice nella società portoghese.

“Chunga” e “Guna”: Tra Porto e cultura urbana

I “Chunga” sono associati a uno stile di vita trasandato e talvolta volgare. A Porto, un equivalente è il termine “Guna, che richiama comportamenti simili ma con sfumature locali. Entrambi sono legati a una cultura urbana e giovanile.

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“Saloio” e “Pacóvio”: La vita di campagna

I “Saloios” rappresentano gli abitanti delle campagne, spesso visti come ingenui ma autentici. Il termine “Pacóvio” è usato per descrivere qualcuno di semplice o un po’ sprovveduto, con un’accezione leggermente più negativa rispetto a “Saloio”.

“Carecas”: Lo stereotipo skinhead

Carecas” si riferisce a individui con la testa rasata, associati a sottoculture specifiche, spesso legate al mondo della musica o a movimenti ideologici.

“Cotas”: La saggezza degli anziani

Il termine “Cotas” indica gli anziani, spesso rispettati per la loro esperienza e saggezza. Tuttavia, può anche essere usato in modo scherzoso per descrivere persone più anziane che cercano di adattarsi alle mode moderne.

“Camones” e “Bifes”: Gli stranieri

Camones” è un termine scherzoso per indicare gli stranieri, spesso gli inglesi. Simile è “Bifes“, usato in modo affettuoso o ironico per gli inglesi, riferendosi alla loro carnagione chiara.

Esplorare questi stereotipi ci permette di comprendere meglio le sfumature della società portoghese. Pur essendo etichette talvolta semplificate, sono un riflesso delle dinamiche culturali, storiche e sociali che arricchiscono l’identità del Portogallo.

Author

  • Residente a Lisbona dal 2020, laureato in internazionalizzazione delle relazioni commerciali, ha viaggiato moltissimo negli ultimo anni usufruendo di 4 Erasmus universitari, 1 ESC (volontariato all'Estero) e ben 14 progetti di breve durata Erasmus Youth. Dopo aver vissuto in 5 differenti Paesi europei, decide di trasferirsi definitivamente in Portogallo e crea la comunità di Italiani a Lisbona più attiva della città. Punto di contatto e di riferimento per gli expat, vecchi e nuovi, che vivono nella capitale portoghese.

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