L’Inno Nazionale Portoghese: “A Portuguesa”

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Durante le manifestazioni sportive internazionali, una delle esperienze più emozionanti è ascoltare gli inni nazionali dei vari paesi. Negli ultimi anni, grazie ai successi di Cristiano Ronaldo e della nazionale portoghese, l’inno del Portogallo, “A Portuguesa”, è diventato sempre più familiare agli appassionati di sport di tutto il mondo.

La storia di “A Portuguesa”

L’inno nazionale portoghese, “A Portuguesa”, nacque come una canzone patriottica nel 1890, in risposta all’ultimatum britannico che chiedeva al Portogallo di abbandonare le sue posizioni in Africa tra le colonie di Mozambico e Angola, territorio noto come “Mappa rosa”. Questo ultimatum fu percepito come un’umiliazione nazionale, scatenando un’ondata di patriottismo e fervore repubblicano in Portogallo.

La canzone fu scritta da Henrique Lopes de Mendonça, un poeta e drammaturgo, con la musica composta da Alfredo Keil, un compositore di origine tedesca. L’inno divenne immediatamente popolare come espressione del sentimento nazionale e della resistenza contro l’oppressione straniera.

La reazione popolare e il significato patriottico

La reazione popolare contro l’ultimatum britannico e il governo portoghese si manifestò in varie forme, e “A Portuguesa” divenne rapidamente un simbolo patriottico e repubblicano. Durante il fallito tentativo di golpe repubblicano del 31 gennaio 1891, la canzone fu scelta dai repubblicani come inno nazionale. Questo tentativo di rivoluzione, sebbene fallito, dimostrò la crescente insoddisfazione del popolo verso la monarchia e il desiderio di una repubblica.

Con l’instaurazione della Repubblica il 5 ottobre 1910, “A Portuguesa” fu ufficialmente adottata come inno nazionale il 19 luglio 1911, sostituendo il precedente inno monarchico, “Hymno da Carta”. Da allora, l’inno è stato un elemento fondamentale delle cerimonie ufficiali e un simbolo di unità nazionale.

Evoluzione del testo e della musica

Si dice che la versione originale di “A Portuguesa” contenesse delle variazioni rispetto a quella attuale. Ad esempio, si narra che nel ritornello originale si dicesse “contra os bretões” (contro i britannici) anziché “contra os canhões” (contro i cannoni). Tuttavia, non ci sono prove definitive di questa versione, e il testo ufficiale che conosciamo oggi è stato consolidato e mantenuto invariato dal 1957, quando una commissione governativa stabilì la versione ufficiale.

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La musica ha subito alcune modifiche nel corso degli anni, specialmente nelle strumentazioni per bande militari, ma la melodia di base composta da Alfredo Keil è rimasta sostanzialmente la stessa.

Il testo dell’Inno

Il poema originale di “A Portuguesa” è composto da tre parti, ciascuna con due quartine seguite dal ritornello. Tuttavia, solo la prima parte è utilizzata come inno ufficiale durante le cerimonie ufficiali. Di seguito, il testo dell’inno e la sua traduzione in italiano:

I Herois do mar, nobre povo,
Nação valente, imortal,
Levantai hoje de novo
O esplendor de Portugal!
Entre as brumas da memória,
Ó Pátria, sente-se a voz
Dos teus egrégios avós,
Que há-de guiar-te à vitória!

Ritornello:
Às armas, às armas!
Sobre a terra, sobre o mar,
Às armas, às armas!
Pela Pátria lutar!
Contra os canhões
marchar, marchar!

II Desfralda a invicta bandeira
À luz viva do teu céu!
Brade a Europa à terra inteira:
Portugal não pereceu!
Beija o solo teu jucundo
O oceano, a rugir d’amor,
E o teu braço vencedor
Deu novos mundos ao Mundo!

Ritornello:
Às armas, às armas!
Sobre a terra e sobre o mar,
Às armas, às armas!
Pela Pátria lutar!
Contra os canhões
marchar, marchar!

III Saudai o Sol que desponta
Sobre um ridente porvir;
Seja l’eco di una afronta
O sinal de ressurgir.
Raios dessa aurora forte
São como beijos de mãe,
Que nos guardam, nos sustêm,
Contra as injúrias da sorte.

Ritornello:
Às armas, às armas!
Sobre a terra e sobre o mar,
Às armas, às armas!
Pela Pátria lutar!
Contra os canhões
marchar, marchar!

Traduzione

I Eroi del mare, nobile popolo,
Nazione valorosa, immortale,
Rialzate oggi di nuovo
Lo splendore del Portogallo!
Tra le nebbie della memoria,
Oh Patria, si sente la voce
Dei tuoi egregi avi,
Che ti guiderà alla vittoria!

Ritornello:
Alle armi, alle armi!
Sulla terra e sul mare,
Alle armi, alle armi!
Per la Patria combattere!
Contro i cannoni
marciare, marciare!

II Sventola l’invincibile bandiera
Alla luce viva del tuo cielo!
Grida all’Europa intera:
Il Portogallo non è perito!
Bacia il suolo tuo giocondo
L’oceano, ruggendo d’amore,
E il tuo braccio vincitore
Ha dato nuovi mondi al Mondo!

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Ritornello:
Alle armi, alle armi!
Sulla terra e sul mare,
Alle armi, alle armi!
Per la Patria combattere!
Contro i cannoni
marciare, marciare!

III Salutiamo il Sole che sorge
Su un radioso avvenire;
Sia l’eco di un affronto
Il segno del risorgere.
Raggi di quell’aurora forte
Sono come baci di madre,
Che ci custodiscono, ci sostengono,
Contro le ingiurie della sorte.

Ritornello:
Alle armi, alle armi!
Sulla terra e sul mare,
Alle armi, alle armi!
Per la Patria combattere!
Contro i cannoni
marciare, marciare!

Un simbolo di unità e orgoglio

“A Portuguesa” non è solo un inno, ma un simbolo di unità e orgoglio per il popolo portoghese. Ascoltarlo durante le competizioni sportive internazionali, con i trionfi degli atleti portoghesi, rafforza il senso di identità nazionale e ricorda le lotte e i successi del passato. Grazie ai successi sportivi, questo inno risuona oggi più forte che mai, celebrando lo spirito indomabile del Portogallo.

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