La leggenda del folar
Vi avevamo già parlato del folar, il dolce tipico che i portoghesi mangiano a Pasqua.
Il folar è infatti tradizionalmente il pane pasquale in Portogallo, preparato con acqua, sale, uova e farina di frumento. La forma, il contenuto e la preparazione variano a seconda della regione.
Esiste una leggenda popolare che ne racconta l’invenzione e oggi volevamo raccontarvela.
In un villaggio portoghese viveva una giovane di nome Mariana che aveva come unico desiderio nella vita quello di sposarsi presto. Aveva tanto pregato Santa Caterina affinché il suo desiderio si realizzasse e presto le si presentarono due pretendenti: un ricco nobile e un povero contadino, entrambi giovani e belli.
La ragazza tornò a chiedere aiuto a Santa Caterina per fare la scelta giusta. Mentre era concentrata nella sua preghiera, bussò alla porta Amaro, il contadino povero, chiedendole una risposta e fissando come data limite la Domenica delle Palme. Poco dopo, quel giorno stesso, si presentò anche il nobile a chiederle una decisione. Mariana non sapeva cosa fare.
Arrivata la Domenica delle Palme, una vicina corse, molto agitata, a avvertire Mariana che il nobile e il contadino si erano incontrati sulla strada per casa sua e che, in quel momento, stavano combattendo una lotta alla morte. Mariana corse sul posto dove i due stavano affrontandosi e fu allora che, dopo aver chiesto aiuto a Santa Caterina, pronunciò il nome di Amaro, il contadino povero.
La vigilia della domenica di Pasqua, Mariana era tormentata perché le avevano detto che il nobile sarebbe apparso il giorno delle nozze per uccidere Amaro. Mariana pregò Santa Caterina e l’immagine della Santa, a quanto pare, le sorrise.
Il giorno seguente, Mariana mise dei fiori sull’altare della Santa e, quando tornò a casa, notò che sopra al tavolo c’era un grande dolce con uova intere, circondato da fiori, gli stessi che aveva messo sull’altare. Corse a casa di Amaro, ma lo trovò per strada e lui le disse che aveva ricevuto anch’egli un dolce simile. Pensando che fosse stata un’idea del nobile, si recarono a casa sua per ringraziarlo, ma anche lui aveva ricevuto lo stesso tipo di dolce.
Mariana fu convinta che tutto fosse stato opera di Santa Caterina.