Giovani che vendono la prima casa non devono restituire l’esenzione sull’IMT

Un recente chiarimento dell’Autoridade Tributária e Aduaneira (AT), pubblicato il 10 settembre 2025 sul Portale delle Finanze in Portogallo, ha fugato i dubbi di molti giovani contribuenti che hanno beneficiato dell’IMT-Jovem, l’incentivo fiscale che prevede l’esenzione dal pagamento dell’Imposto Municipal sobre as Transmissões Onerosas de Imóveis (IMT) nella compra della prima abitazione.
Il tema riguarda una questione pratica: cosa succede se un giovane, dopo aver usufruito di questa esenzione, decide di vendere la casa prima dei sei anni previsti dalla legge?
Secondo il chiarimento ufficiale, i giovani non saranno obbligati a restituire l’incentivo, anche se l’alienazione avviene entro quel periodo.
Che cos’è l’IMT-Jovem
L’IMT-Jovem è una misura introdotta per favorire l’accesso dei giovani alla casa di proprietà, un problema particolarmente sentito in Portogallo, dove i prezzi degli immobili continuano a crescere in modo sostenuto.
L’incentivo si applica a tutti i contribuenti fino a 35 anni che acquistano la loro prima abitazione propria e permanente (HPP).
Questa misura rientra in una serie di misure per arginare la fuga di giovani dal Portogallo e ed è stata seguita da altre misure come l’IRS Jovem, attivo da quest’anno.
Normalmente, il Codice dell’IMT (CIMT) stabilisce che le esenzioni e le riduzioni decadono se, nei sei anni successivi all’acquisto, l’immobile viene destinato a un uso diverso da quello per cui è stato concesso il beneficio fiscale. In termini pratici, ciò significherebbe che chi vende la casa prima dei sei anni dovrebbe restituire l’esenzione.
La posizione dell’Autoridade Tributária
Il caso da cui è nato il chiarimento riguarda un giovane che aveva comprato la sua prima casa a dicembre 2024 usufruendo dell’IMT-Jovem e che, dopo soli sei mesi, aveva deciso di venderla. Il contribuente temeva di dover restituire allo Stato l’incentivo fiscale ottenuto.
Nella sua risposta, l’AT ha ricordato che la vendita dell’immobile comporta effettivamente un “destino diverso” rispetto a quello previsto, il che in linea teorica farebbe scattare la decadenza del beneficio. Tuttavia, lo stesso articolo 11.º del CIMT prevede una serie di eccezioni, tra le quali figura proprio la vendita dell’immobile.
In altre parole, la normativa stabilisce chiaramente che la semplice alienazione della casa acquistata con l’IMT-Jovem non comporta la perdita del beneficio fiscale.
La possibilità di acquistare una nuova casa
Il contribuente chiedeva inoltre se l’eventuale nuovo acquisto, da destinare a nuova abitazione propria e permanente, avrebbe avuto un impatto sull’incentivo ricevuto. La risposta dell’AT è stata altrettanto chiara: l’acquisto di un altro immobile, anche se effettuato entro pochi mesi dalla vendita, è irrilevante ai fini della validità del beneficio.
Secondo il caso concreto, il giovane in questione prevedeva di comprare una nuova abitazione a febbraio 2026. La decisione non avrebbe comunque modificato lo status dell’esenzione già ottenuta.
Perché questo chiarimento è importante
La risposta dell’AT ha un valore che va oltre il caso singolo. Pur essendo una “informazione vincolante” riferita a un contribuente specifico, l’interpretazione fornita dall’amministrazione fiscale si estende a tutti i giovani in situazioni analoghe.
In pratica, chiunque abbia usufruito dell’IMT-Jovem e decida di vendere la casa entro i sei anni non sarà penalizzato, né dovrà restituire il vantaggio fiscale. Questo elimina una delle principali incertezze che circolavano tra i giovani acquirenti.
Implicazioni per il mercato immobiliare
Il chiarimento potrebbe avere effetti anche sul mercato:
- Maggiore mobilità abitativa: i giovani non saranno costretti a rimanere vincolati a un immobile che magari non risponde più alle loro esigenze di vita o lavoro.
- Incentivo all’acquisto: sapere che non si rischia di dover restituire l’esenzione potrebbe incoraggiare più giovani a investire nell’acquisto della prima casa.
- Maggiore flessibilità: in un contesto di forte instabilità economica e lavorativa, i giovani avranno più libertà di rivendere senza temere conseguenze fiscali negative.
Il caso dell’IMT-Jovem dimostra come un chiarimento normativo possa fare la differenza nella vita di molti contribuenti.
Grazie alla posizione dell’AT, i giovani portoghesi possono ora avere la certezza che la vendita della loro prima casa non li obbligherà a restituire l’incentivo ricevuto.
Si tratta di un passo importante per garantire maggiore sicurezza giuridica e favorire l’accesso dei giovani alla proprietà immobiliare, in un momento in cui i prezzi delle case rappresentano una delle maggiori difficoltà della società portoghese contemporanea.