“Não me agarre o pescoço”: tensione tra Marcelo e un’attivista alla Fiera del Libro di Lisbona

La 95ª edizione della Feira do Livro de Lisboa è iniziata con un momento che nessuno si aspettava. Mentre passeggiava tra gli stand all’interno del Parque Eduardo VII, il Presidente della Repubblica Marcelo Rebelo de Sousa è stato fermato e contestato pubblicamente da una donna che lo ha accusato di inazione di fronte alla crisi umanitaria in Palestina.
Una protesta che ha rotto il protocollo
Tutto è accaduto in pochi secondi. La donna si è avvicinata al Presidente con un cartello in mano su cui si leggeva: “Há genocídio da Palestina”. Visibilmente scossa, ha colto l’occasione per rivolgergli parole forti, chiedendo più impegno da parte delle istituzioni portoghesi:
“Vai haver uma manifestação hoje às 18h00 no Largo de Camões e eu peço a todas as pessoas que se importam e que se importam com crianças que apareçam, por favor. É muito importante.”
In italiano:
“Ci sarà una manifestazione oggi alle 18:00 in Largo de Camões e chiedo a tutte le persone che si preoccupano – soprattutto dei bambini – di partecipare, per favore. È molto importante.”
“Non mi tocchi il collo”
Il momento più delicato è arrivato quando Marcelo ha provato a rispondere. Ma l’attivista ha subito alzato la voce, dicendo con decisione:
“Não me agarre o pescoço”
(“Non mi tocchi il collo”)
Un’esclamazione che ha rapidamente fatto il giro dei media portoghesi e dei social, diventando simbolo di una protesta diretta e carica di emozione.
La replica del Presidente
Una volta allontanatasi la donna, Marcelo ha parlato con i giornalisti presenti per chiarire la posizione del Portogallo. Ha ricordato che il paese ha recentemente modificato il proprio voto all’ONU sul riconoscimento della Palestina come membro a pieno titolo.
“Portugal, já disse várias vezes, através do Presidente da República, através do primeiro-ministro e do ministro de Estado e dos Negócios Estrangeiros, que está, em conjunto com outros Estados europeus, a estudar e a ponderar para haver uma atitude conjunta sobre essa matéria.”
Tradotto:
“Il Portogallo – come ho detto più volte io stesso, il primo ministro e il ministro degli Esteri – sta valutando con altri paesi europei un’azione comune su questo tema.”
Quando la cultura incontra la politica
Che si sia d’accordo o meno con le modalità dell’intervento, l’episodio dimostra come la questione palestinese sia diventata parte del dibattito pubblico in Portogallo, anche fuori dagli spazi istituzionali. E che perfino un luogo dedicato ai libri, alla cultura e alla libertà di pensiero possa trasformarsi in un teatro di confronto politico e civile.
La Feira do Livro di Lisbona proseguirà fino al 22 giugno. Ma questo episodio – al di là delle novità editoriali – ci ricorda che le storie più forti, a volte, non stanno sulle pagine, ma tra la gente.