Non si può viaggiare in Portogallo senza mangiare un Bitoque

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Quando si parla di cucina portoghese, molti pensano subito al baccalà o al famoso arroz de marisco. Ma c’è un piatto che, pur nella sua semplicità, è amatissimo dai portoghesi e sorprende chiunque lo provi: il bitoque.

Che cos’è un bitoque?

Il bitoque è un piatto semplice, ma proprio per questo incredibilmente delizioso. La sua composizione è basica: una fettina di manzo o maiale alla griglia, servita con un contorno di patatine fritte, riso e un uovo all’occhio di bue adagiato sopra la carne. Il tutto è spesso accompagnato da una salsa al burro all’aglio o mostarda.

Nonostante le sue origini umili, il bitoque è considerato una delle pietanze più rappresentative della cucina casalinga e dei piccoli ristoranti portoghesi. Perfetto per chi cerca un pasto veloce ma soddisfacente, è una scelta comune nei tascas, i ristoranti tradizionali, ma lo si trova anche nei menù di locali più moderni.

Il segreto della sua popolarità

Perché un piatto così semplice ha conquistato il cuore dei portoghesi e dei turisti? La risposta sta nella sua versatilità. Può essere preparato con ingredienti base facilmente reperibili e si adatta ai gusti di chi cerca un pasto sostanzioso senza dover sperimentare sapori troppo particolari. Il tocco dell’uovo fritto che cola sulla carne e le patatine croccanti è ciò che rende il bitoque una piccola esplosione di gusto a ogni boccone.

Dove gustare il miglior bitoque

Se ti trovi in Portogallo, non avrai difficoltà a trovare il bitoque nel menù di molti ristoranti. Dalle grandi città come Lisbona e Porto fino ai piccoli paesi dell’interno, questo piatto è un punto fermo. Tuttavia, se vuoi provare una versione autentica, cerca le tascas meno turistiche, dove viene servito con generose porzioni e sapori genuini.

Ogni cuoco ha la sua variante: alcuni preferiscono aggiungere un tocco di pepe nero sulla carne, altri mettono più enfasi nella salsa, mentre in alcune regioni si può trovare una versione con carne di maiale. Ma ciò che non cambia mai è il piacere che regala chi lo mangia.

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Le origini del bitoque: influenze francesi, russe e galiziane

Le origini del bitoque sono dibattute, ma ci sono diverse teorie che collegano questo piatto tipicamente portoghese a influenze culinarie di altre regioni. Una delle ipotesi più accreditate riguarda la cucina russa. Secondo Armando Fernandes, nel suo articolo pubblicato su Médio Tejo, il bitoque potrebbe essere stato introdotto in Europa occidentale dagli emigrati russi fuggiti dopo la Rivoluzione bolscevica. Questi rifugiati, appartenenti principalmente alle classi possidenti, erano noti per la loro cucina raffinata, fortemente influenzata dalla tradizione francese. Una pratica comune nella cucina russa era l’uso di carne macinata o battuta, come nel caso del celebre bife tártaro, che potrebbe aver influenzato l’evoluzione del bitoque in Portogallo.

Un’altra teoria sostiene che il bitoque abbia radici nella vicina Galizia, dove si serviva un bife apparato accompagnato da un uovo fritto e patate arrotondate. Si racconta che un ristoratore galiziano, stabilitosi a Lisbona, abbia portato questa versione del piatto, che divenne presto popolare nei ristoranti portoghesi. Questa teoria spiegherebbe l’origine del nome “bitoque”, che secondo alcune fonti potrebbe essere legato proprio al ristoratore galiziano stesso.

Infine, vi è chi ritiene che il termine bitoque derivi dalla tradizione francese del bifteck, un termine che si riferisce al classico piatto di carne con patate, importato in Portogallo durante l’influenza culturale francese nel XIX secolo.

Tutte queste teorie dimostrano come il bitoque sia un piatto che riflette l’incontro di diverse tradizioni culinarie europee, arricchendosi e adattandosi al contesto portoghese, fino a diventare uno dei piatti più amati del paese.

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