L’alfabeto brasiliano: evoluzione e particolarità

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Brasile bandiera cognomi brasiliani

Se siete arrivati su questo articolo cercando informazioni sull’alfabeto brasiliano rimarrete delusi, perché non ne esiste uno.

L’alfabeto utilizzato in Brasile per la scrittura della lingua portoghese è ufficialmente lo stesso alfabeto adottato da tutti i paesi lusofoni.

Tuttavia, nel corso della storia, l’evoluzione della lingua portoghese in Brasile ha portato a sviluppi distintivi sia a livello di pronuncia che di ortografia. Questo articolo esplorerà le particolarità dell’alfabeto brasiliano e le sue differenze con il portoghese europeo.

Storia dell’alfabeto brasiliano

Il portoghese brasiliano ha le sue radici nell’alfabeto latino, come il portoghese europeo, e ha seguito gli stessi sviluppi ortografici fino all’inizio del XX secolo. Nel 1943, il Formulario Ortografico ha introdotto una serie di norme ortografiche per differenziare il portoghese usato in Brasile da quello utilizzato in Portogallo. Questo documento ha creato una spaccatura tra le due varianti della lingua, fino all’Accordo Ortografico del 1990.

L’accordo ortografico del 1990

Uno degli obiettivi principali dell’Accordo Ortografico del 1990 era ridurre le differenze ortografiche tra il portoghese brasiliano e quello europeo.

Tra le modifiche più significative, l’Accordo ha stabilito l’adozione delle lettere “k”, “w” e “y” nell’alfabeto ufficiale, portandolo a un totale di 26 lettere. Queste lettere vengono usate principalmente per parole di origine straniera, come “whisky” o “kayak”.

Pronuncia brasiliana delle lettere

La pronuncia delle lettere in Brasile è diversa rispetto a quella del portoghese europeo. Ad esempio, la lettera “R” ha una pronuncia fortemente influenzata dalla regione: nelle grandi città come Rio de Janeiro e São Paulo, può essere pronunciata come un suono gutturale simile alla “r” francese (/ʁ/), mentre in altre regioni può suonare come una vibrante retroflessa (/ɻ/).

Anche la lettera “S” presenta variazioni significative. In Brasile, il “s” finale di una parola può essere pronunciato come /s/ in alcune regioni, mentre in altre, come nel sud-est, tende a essere vocalizzato come /ʃ/ (come in “mais” che diventa “maiʃ”).

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L’importanza dei segni diacritici in Brasile

I segni diacritici giocano un ruolo cruciale nel portoghese brasiliano, poiché aiutano a distinguere la pronuncia e il significato di molte parole. Gli accenti acuti (´), circonflessi (ˆ) e la cediglia (ç) sono i più utilizzati. Per esempio:

  • Avó (nonna) e avô (nonno)
  • Coração (cuore) e cotação (quotazione)

Neologismi e influenze straniere

Con l’aumento dell’influenza culturale degli Stati Uniti e la globalizzazione, l’alfabeto brasiliano ha integrato molte nuove parole, soprattutto legate alla tecnologia e ai media, che utilizzano le lettere “k”, “w” e “y”. Parole come “wifi”, “workshop” e “karaokê” sono ormai parte del linguaggio quotidiano, dimostrando la flessibilità e l’evoluzione della lingua.

Differenze con il portoghese europeo

Nonostante l’Accordo Ortografico abbia uniformato molte regole, alcune differenze ortografiche persistono. Ad esempio, in Brasile è stata abolita la scrittura di molte consonanti mute, come la “c” e la “p” in parole come “fato” (in Portogallo “facto”) o “ótimo” (in Portogallo “óptimo”).

Conclusione: un alfabeto in continua evoluzione

L’alfabeto brasiliano, pur facendo parte del più ampio contesto della lingua portoghese, si è sviluppato in modo unico a causa delle influenze storiche, culturali e linguistiche del Brasile. Con la crescente influenza della cultura pop e delle nuove tecnologie, è destinato a continuare a evolversi, adattandosi alle esigenze di una società sempre più globale.

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