In Portogallo, l’Epifania, o “Dia de Reis” (Giorno dei Re), ha una lunga tradizione legata sia alla cultura popolare che alla religione cattolica. Un tempo giorno festivo nazionale, il 6 gennaio era dedicato alla commemorazione dei Re Magi con celebrazioni religiose, momenti di convivialità e usanze tramandate di generazione in generazione.

Tuttavia, con la riforma del calendario dei giorni festivi nel 1952, l’Epifania ha perso il suo status di giorno non lavorativo, rimanendo comunque una ricorrenza molto sentita.

Il Bolo-Rei: Il simbolo dolce dell’Epifania

Uno degli elementi centrali delle celebrazioni portoghesi è il Bolo-Rei, un dolce a forma di corona decorato con frutta candita colorata che simboleggia i gioielli dei Re Magi. All’interno del dolce vengono nascosti due elementi: una fava e una piccola sorpresa. La persona che trova la fava nella sua fetta ha l’obbligo di portare il Bolo-Rei l’anno successivo, mentre chi trova la sorpresa è considerato “re” o “regina” della giornata.

bolo rei portoghese

Canti di Natale e tradizioni popolari

Un’altra tradizione importante è quella dei “Cantares de Reis” (Canti dei Re), in cui gruppi di persone vanno di casa in casa cantando melodie che raccontano l’arrivo dei Magi e la nascita di Gesù. Questi canti sono spesso accompagnati da strumenti musicali e rappresentano un momento di unione comunitaria. In alcune regioni, queste esibizioni includono anche spettacoli teatrali che rievocano la visita dei Re Magi.

La Dimensione Religiosa

Dal punto di vista liturgico, il 6 gennaio rimane una data significativa per la Chiesa cattolica portoghese, che celebra la messa dell’Epifania con particolare solennità. In alcune località, come Braga e Lisbona, processioni e rappresentazioni religiose sono ancora oggi una parte essenziale della giornata.

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L’Epifania nella cultura moderna

Nonostante non sia più un giorno festivo ufficiale, il Dia de Reis continua a essere celebrato con entusiasmo, soprattutto nelle famiglie e nelle comunità rurali. In molte scuole e istituzioni, il Bolo-Rei viene condiviso tra colleghi e studenti, e i canti tradizionali vengono eseguiti per mantenere viva la cultura popolare.

L’Epifania segna anche il termine ufficiale delle festività natalizie, un momento in cui gli alberi di Natale e i presepi vengono smontati, e ci si prepara a tornare alla routine quotidiana.

Il legame con il Brasile

Essendo una festività introdotta dai colonizzatori portoghesi, l’Epifania in Portogallo ha molte affinità con le tradizioni brasiliane, come il Terno de Reis. Questo legame storico-culturale evidenzia come la festa abbia attraversato l’oceano, adattandosi a nuovi contesti ma mantenendo il suo significato profondo.

L’Epifania nel Mondo: Tradizioni e costumi a confronto

L’Epifania è una celebrazione che, pur condividendo un significato religioso comune, si manifesta in modi diversi in tutto il mondo, arricchendosi delle tradizioni locali. La commemorazione dei Re Magi e della manifestazione di Gesù ai popoli del mondo assume forme uniche nei diversi Paesi.

Italia: La befana e i doni ai Bambini

In Italia, l’Epifania è nota soprattutto per la figura della Befana, un’anziana donna che porta dolci ai bambini buoni e carbone a quelli che si sono comportati male. La Befana rappresenta una sintesi tra tradizioni pagane e cristiane, mantenendo viva l’usanza dello scambio di doni che ricorda quelli portati dai Re Magi a Gesù Bambino. Il 6 gennaio è anche l’occasione per sfilate e processioni, come quella dei Re Magi a Milano, che culmina con offerte simboliche nel Duomo.

Spagna: La Cabalgata de los Reyes

In Spagna, l’Epifania è uno dei momenti più importanti delle festività natalizie, celebrato con la spettacolare Cabalgata de los Reyes (Sfilata dei Re Magi). La sera del 5 gennaio, i Re Magi attraversano le città su carri decorati, lanciando dolci ai bambini entusiasti che assistono alla sfilata. La mattina del 6 gennaio, i bambini trovano i regali lasciati dai Magi. Anche in Spagna, si gusta un dolce tradizionale, il Roscón de Reyes, simile al Bolo-Rei portoghese.

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Francia: La Galette des Rois

In Francia, l’Epifania è legata alla Galette des Rois, una torta di sfoglia ripiena di crema di mandorle. Come nel caso del Bolo-Rei, anche la galette contiene una piccola sorpresa nascosta. Chi la trova viene incoronato re o regina della giornata. Questa tradizione si celebra in un contesto familiare, accompagnata da una corona di carta dorata.

Germania e Austria: I Cantori della Stella

In Germania e Austria, i protagonisti dell’Epifania sono i Sternsinger (Cantori della Stella). Gruppi di bambini, spesso vestiti da Re Magi, vanno di casa in casa cantando canzoni natalizie e benedicendo le abitazioni con l’iscrizione “C+M+B” (Christus Mansionem Benedicat) accompagnata dall’anno corrente. Questa usanza ha anche uno scopo benefico, raccogliendo fondi per cause umanitarie.

Messico: La Rosca de Reyes

In Messico, l’Epifania è strettamente associata alla Rosca de Reyes, una corona di pane dolce decorata con frutta candita. Come nelle tradizioni europee, anche questa contiene una statuetta nascosta, rappresentante il Bambino Gesù. Chi la trova deve organizzare una festa in occasione del Día de la Candelaria, il 2 febbraio. Inoltre, in Messico, l’Epifania è il giorno in cui i bambini ricevono i regali portati dai Re Magi, spesso accompagnati da eventi festivi e teatrali.

Russia: Il Battesimo di Cristo

In Russia, dove l’Epifania è celebrata il 19 gennaio secondo il calendario giuliano, l’attenzione è posta sul battesimo di Gesù. La tradizione prevede immersioni rituali in acque gelate, spesso in croci intagliate nel ghiaccio, come segno di purificazione e rinnovamento spirituale. Questa pratica è accompagnata da cerimonie religiose molto sentite dalla popolazione.

Conclusione

L’Epifania in Portogallo, pur avendo perso il suo status di giorno festivo, rimane una celebrazione che unisce il sacro e il profano, la religione e la cultura popolare. Il Bolo-Rei e i Cantares de Reis sono simboli di una tradizione viva, che continua a celebrare l’universalità del messaggio dei Re Magi: il dono, la fede e la speranza.

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  • Residente a Lisbona dal 2020, laureato in internazionalizzazione delle relazioni commerciali, ha viaggiato moltissimo negli ultimo anni usufruendo di 4 Erasmus universitari, 1 ESC (volontariato all'Estero) e ben 14 progetti di breve durata Erasmus Youth. Dopo aver vissuto in 5 differenti Paesi europei, decide di trasferirsi definitivamente in Portogallo e crea la comunità di Italiani a Lisbona più attiva della città. Punto di contatto e di riferimento per gli expat, vecchi e nuovi, che vivono nella capitale portoghese.

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