Pérola do Rossio: un viaggio tra caffè, tè e tradizione nel cuore di Lisbona
Nel cuore pulsante di Lisbona, nella storica Praça D. Pedro IV (più conosciuta come Rossio), si trova un’autentica gemma per gli amanti del caffè, del tè e delle tradizioni: la Pérola do Rossio.
Fondata nel 1923 da Mário Lopes de Moraes, questa casa di caffè e tè è da oltre un secolo un punto di riferimento della capitale portoghese, e continua ancora oggi a essere gestita dalla stessa famiglia, ormai alla terza generazione.
Un negozio storico ed emblematico
Entrare alla Pérola do Rossio è come fare un salto nel tempo. L’atmosfera tipica del commercio tradizionale della Baixa lisboeta si respira tra marmi antichi, vetrine eleganti e i caratteristici mulini da caffè, quasi centenari e ancora in uso. Ogni angolo della bottega racconta una storia di passione e dedizione per i prodotti di qualità.
Oltre a un’ampia selezione di caffè e tè, vero fiore all’occhiello della casa, i clienti possono trovare una varietà di articoli complementari: vini nazionali ed esteri, dolci e composte artigianali, biscotti e cioccolatini, macchine da caffè, bollitori e tanti altri accessori per gli amanti delle bevande calde.
Una selezione per veri intenditori
La filosofia della Pérola do Rossio è semplice e autentica: offrire solo prodotti di altissima qualità, scelti con cura per soddisfare sia il pubblico portoghese che i tanti visitatori stranieri. Il servizio personalizzato, unito all’ambiente raffinato ma accogliente, trasforma ogni visita in un’esperienza di piacere, capace di conquistare anche i palati più esigenti.
Dove trovarla
La Pérola do Rossio si trova esattamente al n. 105 di Praça D. Pedro IV, a Lisbona. È aperta dal lunedì al sabato (chiusa domenica e festivi), con i seguenti orari:
- Lunedì: 14:00 – 19:00
- Da martedì a sabato: 11:00 – 13:00 e 14:00 – 19:00
Se siete appassionati di caffè, tè o semplicemente curiosi di scoprire uno dei negozi più affascinanti della capitale portoghese, una visita alla Pérola do Rossio è assolutamente imperdibile.
