Portogallo, nuove multe per chi disturba sui trasporti pubblici: vietate videochiamate, suonerie e conversazioni ad alta voce
A partire da aprile 2025, il Portogallo ha introdotto nuove misure per garantire silenzio e rispetto nei trasporti pubblici. Le nuove regole, supportate da un quadro normativo aggiornato, prevedono sanzioni economiche per chi disturba gli altri passeggeri con suoni molesti, come videochiamate, musica senza auricolari, viva voce e conversazioni ad alto volume.
Un problema sempre più comune
L’aumento dell’utilizzo di dispositivi elettronici ha portato con sé una crescita esponenziale di comportamenti considerati molesti negli spazi pubblici. Nei trasporti pubblici, in particolare, si è reso necessario un intervento normativo per contrastare fenomeni sempre più frequenti: telefonate in viva voce, video riprodotti senza cuffie, e notifiche sonore che interrompono il viaggio di chi vorrebbe semplicemente leggere o riposare.
Secondo l’Autorità per la Mobilità e i Trasporti (AMT), la nuova regolamentazione vuole ristabilire una convivenza civile sui mezzi, ricordando che il diritto alla comunicazione personale non può prevalere sul diritto collettivo alla tranquillità.
Cosa prevede la normativa
Il riferimento normativo principale è il Decreto-Lei n.º 9/2015, aggiornato con nuove disposizioni nel 2025. In base a questo decreto, è considerata infrazione amministrativa la produzione di rumori molesti nei trasporti pubblici. In particolare:
- Videochiamate e telefonate in viva voce non sono più tollerate;
- È vietato ascoltare musica, video o messaggi audio senza auricolari;
- Non sono ammesse conversazioni ad alta voce che disturbino gli altri utenti.
Le sanzioni variano da 50 a 250 euro, a seconda della gravità e della recidività del comportamento.
La legge si applica principalmente ai servizi ferroviari, come i treni CP (Comboios de Portugal) e i treni regionali, essendo questi direttamente regolati dall’AMT. Tuttavia, si invita anche le altre aziende del settore — come Metropolitano de Lisboa, Carris, Rede Expressos e FlixBus — ad adeguarsi a questa linea di condotta.
Verso le “carrozze silenziose”
La Comboios de Portugal ha annunciato di voler introdurre delle carrozze silenziose, ispirandosi a esempi già consolidati in Francia, Germania, Paesi Bassi e Italia (dove Trenitalia prevede già vagoni “area silenzio” sull’Alta Velocità).
In queste carrozze sarà vietato parlare al telefono, guardare video con l’audio attivo o utilizzare dispositivi sonori senza auricolari. Le sanzioni saranno comunicate tramite segnaletica e regolamenti interni.
Le compagnie reagiscono
- Rede Expressos non prevede ancora sanzioni, ma promuove il rispetto tra passeggeri e sta valutando misure più formali nel caso di aumento dei reclami.
- FlixBus, compagnia internazionale operante anche in Portogallo, ha dichiarato che monitorerà l’andamento della situazione. Al momento non esistono regole specifiche contro l’uso dei dispositivi sonori, ma non esclude cambiamenti futuri.
- Metropolitano de Lisboa e Carris potrebbero seguire l’esempio della CP se la normativa verrà estesa a livello comunale o metropolitano.
Campagne di sensibilizzazione
L’AMT sottolinea che il successo della norma non dipenderà solo dalle sanzioni, ma soprattutto da un cambiamento culturale. Per questo, sono previste campagne di sensibilizzazione rivolte ai passeggeri, con cartelli informativi, spot sui media e avvisi a bordo dei treni e autobus.
L’obiettivo è educare i cittadini a un comportamento più consapevole, ribadendo che spazi condivisi richiedono rispetto reciproco.
Un problema globale
La questione del rumore nei trasporti pubblici non è esclusiva del Portogallo. In Francia, un uomo è stato recentemente multato di 200 euro per aver parlato in viva voce all’interno di una stazione ferroviaria, nonostante la bassa affluenza.
Anche in Giappone, il paese con forse la maggiore cultura del silenzio sui mezzi pubblici, è vietato l’uso del telefono nelle aree riservate e l’utilizzo del viva voce è considerato socialmente inaccettabile.
Una tendenza Europea
Il Portogallo si allinea a una tendenza sempre più diffusa in Europa: garantire viaggi più tranquilli, riducendo l’inquinamento acustico nei trasporti pubblici. Le nuove multe per chi disturba con videochiamate, suonerie o conversazioni rumorose rappresentano un passo concreto verso un’esperienza di viaggio più civile.
Sarà fondamentale il coinvolgimento delle aziende di trasporto, ma anche la collaborazione dei cittadini. In un’epoca in cui la connessione è costante, imparare a disconnettersi nei momenti giusti è un atto di rispetto — verso gli altri e verso se stessi.