Perché in Portogallo si chiama il professore “Stor”?

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Ogni Paese ha il suo modo di rivolgersi ai professori delle scuole superiori, un aspetto che spesso riflette le caratteristiche culturali e linguistiche della nazione. In gran parte dell’Europa, gli studenti utilizzano appellativi comuni come “professore“, “signore” o “signora“, talvolta accompagnati dal cognome del docente. Ad esempio, in Germania si usano i titoli “Herr” o “Frau” seguiti dal cognome. In Francia sono comuni “Monsieur” o “Madame”. In molti Paesi dell’Est Europa, come Polonia e Repubblica Ceca, si preferisce un approccio simile, con il titolo e il cognome del professore.

Tuttavia, ci sono eccezioni. Nei Paesi scandinavi, come la Finlandia, si utilizza semplicemente il termine “opettaja“, che significa “insegnante“. In alcune regioni, come nei Balcani e in Turchia, si predilige l’uso di appellativi più personali o tradizionali, come “hocam” in Turchia, che significa “mio insegnante“. Questo panorama variegato mostra quanto il linguaggio possa essere influenzato dalla cultura e dal rispetto per l’autorità accademica.

L’eccezione unica del Portogallo

Tra tutti questi modi di rivolgersi ai docenti, il Portogallo si distingue per un termine che non ha equivalenti in altre lingue europee: “Stor”. Questa parola, un’abbreviazione di “Senhor Doutor (“Signor Dottore”, S… – …tor ), è utilizzata dagli studenti per chiamare i loro professori. L’uso di questo termine è profondamente radicato nella cultura portoghese e riflette un forte rispetto per il titolo accademico e il ruolo educativo.

Perché è così speciale?

A differenza di molti Paesi europei, dove i titoli onorifici sono meno formali o addirittura assenti, il Portogallo mantiene questa tradizione unica. “Stor” non è solo un’abbreviazione pratica, ma rappresenta anche un riconoscimento sociale per il livello di istruzione del docente. Questo termine racchiude in sé un mix di formalità e familiarità, rendendolo al contempo pratico e rispettoso.

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L’origine del termine si lega all’importanza storica che il titolo di “dottore” ha sempre avuto in Portogallo. Anche al di fuori del contesto scolastico, il titolo “doutor” è spesso utilizzato come segno di deferenza per chi possiede un’istruzione superiore, a prescindere dalla professione esercitata.

Il confronto con gli altri Paesi europei

In confronto, l’Italia utilizza termini come “professore” o “prof”, a seconda del grado di formalità richiesto. In Spagna, il termine “profe” è molto diffuso e informale. Nel Regno Unito e negli Stati Uniti, si usano appellativi come “Mr./Mrs./Miss” seguiti dal cognome, mentre in Russia è comune rivolgersi ai docenti con “gospodin” o “gospozha” (“signore” o “signora”).

Queste differenze sottolineano l’unicità del Portogallo. Nessun altro Paese europeo utilizza un termine così specifico e culturalmente carico come “stor”. Questo aspetto rende la scuola portoghese un caso interessante da esplorare per chi è appassionato di linguistica e tradizioni culturali.

Tradizioni e valori legati al Paese

Il modo in cui ci si rivolge agli insegnanti nelle scuole può sembrare un dettaglio, ma è uno specchio delle tradizioni e dei valori di una nazione. La scuola portoghese si distingue per l’uso del termine “stor”, un esempio unico di come il linguaggio rifletta il rispetto e la considerazione per il mondo accademico. Questa particolarità linguistica è un invito a scoprire di più sulle ricchezze culturali del Portogallo, un Paese dove la tradizione e il linguaggio vanno di pari passo.

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  • Residente a Lisbona dal 2020, laureato in internazionalizzazione delle relazioni commerciali, ha viaggiato moltissimo negli ultimo anni usufruendo di 4 Erasmus universitari, 1 ESC (volontariato all'Estero) e ben 14 progetti di breve durata Erasmus Youth. Dopo aver vissuto in 5 differenti Paesi europei, decide di trasferirsi definitivamente in Portogallo e crea la comunità di Italiani a Lisbona più attiva della città. Punto di contatto e di riferimento per gli expat, vecchi e nuovi, che vivono nella capitale portoghese.

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