⚠️ Attenzione alle offerte di lavoro in Portogallo dove lo stipendio minimo viene mascherato

Il fenomeno è abbastanza diffuso. Ci sono molti recruiter o dipendenti delle aziende (in cerca di arrotondare con un referral) che propongono offerte di lavoro per aziende in Portogallo, senza essere molto trasparenti.
Queste offerte si trovano un po’ dappertutto: su Facebook, sui gruppi di Whatsapp, su LinkedIn.
Con l’articolo di oggi vogliamo aiutarvi a capire come valutare queste offerte di lavoro e a capire chi vi sta presentando lo stipendio in maniera perlomeno furba e chi invece offre delle buone condizioni.
Molti recruiter infatti presentano offerte con lo stipendio minimo spacciandole per opportunità imperdibili presentando come benefit quelli che benefit non sono, approfittando spesso della mancata conoscenza della legge portoghese di chi non vive nel paese.
Valuta la RAL, non solo lo stipendio mensile nelle offerte di lavoro
Molti italiani attratti da opportunità lavorative in Portogallo, specialmente a Lisbona, possono essere tratti in inganno da offerte che all’apparenza sembrano vantaggiose. Tuttavia, è essenziale capire come funziona il sistema retributivo portoghese per evitare sorprese.
Il sistema delle 14 mensilità
In Portogallo, lo stipendio annuale è tradizionalmente suddiviso in 14 mensilità: 12 mensilità ordinarie più una mensilità extra a giugno (bonus ferie) e una a dicembre (bonus Natale). Queste due mensilità non sono “bonus” nel senso italiano del termine, ma parte integrante della retribuzione annuale. Alcune aziende però, soprattutto nei settori più precari, propongono contratti che prevedono solo 12 mensilità, riducendo quindi di fatto il valore reale del salario annuo.
La RAL: Retribuzione Annua Lorda
Quando si riceve un’offerta di lavoro, è fondamentale chiedere qual è la RAL (Retribuzione Annua Lorda). Alcuni annunci indicano solo lo stipendio mensile lordo, includendo componenti variabili e benefit, per far sembrare l’offerta più alta di quanto lo sia realmente.
Lo stipendio annuo lordo in Portogallo è chiamato Retribuição Anual Bruta.
Un’offerta di lavoro potrebbe, ad esempio, dichiarare 1.427,66€ lordi al mese, così suddivisi:
- 870€ di salario base
- 59€ di bonus lingua
- 50€ di complemento di ruolo
- 80,83€ di “bonus ferie”
- 80,83€ di “bonus Natale”
- 120€ di bonus performance
- 167€ in buoni pasto
A una lettura attenta, però, si nota che solo una parte di questa somma rappresenta salario fisso e che il resto non può essere considerato salario garantito o utile per calcoli fiscali, previdenziali o bancari.
Ricordiamo poi nuovamente che questi valori sono appunto lordi e che quindi andrebbero calcolate le tasse. Abbiamo spiegato qualche tempo fa come calcolare lo stipendio netto in Portogallo.
Buoni pasto e bonus: cosa contano davvero?
I buoni pasto, per quanto utili, non fanno parte del salario e non sono inclusi nella RAL. Lo stesso vale per i bonus legati alla performance, ai risultati o ad altri incentivi: non sono garantiti, possono variare e soprattutto non contano nel calcolo di sussidi di disoccupazione, mutui o pensioni. Per questo motivo è fondamentale valutare un’offerta sulla base del salario base annuo lordo effettivo, senza lasciarsi influenzare da benefit accessori o voci temporanee.
Ovviamente i benefit ed eventuali bonus sono ben accetti ma bisogna saperli valutare bene.
Impatto su mutui e sussidi
Quando si richiede un mutuo o si accede a determinati sostegni economici, le banche e lo Stato considerano esclusivamente il salario base fisso. Componenti variabili come bonus e buoni pasto vengono esclusi dai calcoli. Questo può compromettere la possibilità di ottenere finanziamenti o sussidi, anche se lo stipendio mensile pubblicizzato sembra alto.
Il salario minimo e l’IRS Jovem
Nel 2025, il salario minimo legale in Portogallo è di 870€ lordi al mese, distribuiti su 14 mensilità (12.180€ annui). Chi riceve un’offerta poco sopra questo minimo, spesso con molti extra e benefit “mascherati”, rischia di trovarsi in difficoltà nella vita quotidiana.
Un’altra conseguenza importante è legata all’accesso al regime fiscale agevolato chiamato IRS Jovem, pensato per i giovani sotto i 35 anni. Per poter usufruire di questa detrazione fiscale bisogna aver iniziato un’attività lavorativa autonoma o dipendente dopo gli studi, e aver presentato la dichiarazione dei redditi come contribuente indipendente. Tuttavia, se si lavora a salario minimo e si rimane sotto la soglia dei 12.180€ annui, la dichiarazione può non essere obbligatoria e si rischia di perdere l’anno iniziale di beneficio, che comincia a decorrere automaticamente al primo superamento della soglia.
Valutare eventuali offerte di lavoro in modo consapevole
Chi riceve offerte di lavoro in Portogallo deve leggere con attenzione ogni dettaglio del contratto e non lasciarsi sedurre da numeri gonfiati da bonus e benefit.
In questo modo se si accetta uno stipendio corrispondente al minimo, lo si fa perlomeno in maniera consapevole.
La domanda giusta da fare è quindi: “Qual è la mia RAL?”.
Solo così si potrà fare una valutazione realistica e consapevole dell’opportunità lavorativa.