Il problema del sovraffollamento delle case a Lisbona
Negli ultimi anni, Lisbona ha affrontato un crescente problema di sovraffollamento abitativo, in particolare nelle aree centrali della città.
Questo fenomeno è emerso come una delle principali criticità legate alla crisi abitativa, alimentata dalla rapida crescita del mercato immobiliare, dalla pressione degli affitti brevi e dall’aumento del costo della vita.
La situazione è peggiorata in seguito a gravi incidenti, come l’incendio del 2023 nel quartiere della Mouraria, che ha tragicamente evidenziato le condizioni di vita precarie in cui si trovano molte persone, spesso immigrati, costrette a vivere in spazi sovraffollati e insicuri. Secondo i dati del Comune di Lisbona, nel solo ultimo anno sono state registrate centinaia di denunce per sovraffollamento, riflettendo una crisi abitativa che richiede interventi urgenti.
Cause del sovraffollamento
Il fenomeno del sovraffollamento a Lisbona è il risultato di una serie di fattori economici, sociali e politici che si intrecciano.
- Crescita del mercato immobiliare: Negli ultimi anni, Lisbona ha visto un’impennata dei prezzi degli affitti e delle compravendite immobiliari, alimentata dalla crescente domanda di affitti brevi e dalla speculazione del mercato. La trasformazione di numerosi appartamenti in alojamento local ha ridotto la disponibilità di case per residenti stabili, spingendo molte famiglie a cercare soluzioni abitative inadeguate. L’alta domanda e l’offerta limitata hanno fatto lievitare i costi, costringendo le persone a vivere in spazi più piccoli e sovraffollati.
Qui trovate una panoramica sul mercato degli affitti.
- Bassi salari e precarietà economica: Molti cittadini, soprattutto i giovani e i lavoratori a bassa qualifica, non riescono ad accedere a abitazioni dignitose a causa della disparità tra salari e costi di affitto. Il salario medio non consente a gran parte della popolazione di permettersi appartamenti in zone centrali o ben servite, costringendo molti a convivere in ambienti malsani e sovraffollati. La crescente precarietà del lavoro contribuisce ulteriormente a rendere difficile il mantenimento di una casa stabile e adeguata.
- Immigrazione e sfruttamento: Un altro fattore che contribuisce al sovraffollamento è l’immigrazione. Molti immigrati, in particolare quelli provenienti da paesi fuori dall’Unione Europea, vivono in condizioni di abusivismo abitativo. A causa di politiche migratorie insufficienti e della mancanza di supporto sociale, molti di loro finiscono per accettare soluzioni abitative sovraffollate pur di risparmiare, alimentando un mercato di sfruttamento da parte di proprietari senza scrupoli. In alcuni casi, le abitazioni sono talmente sovraffollate che si arriva a situazioni estreme, come appartamenti in cui vivono più di venti persone, spesso senza adeguate misure di sicurezza.
In questo articolo vi avevamo inoltre parlato dello sfruttamento legato ai permessi di soggiorno.
Esempi concreti
Le condizioni di vita derivanti dal sovraffollamento sono evidenti in molte aree di Lisbona, soprattutto nei quartieri storici e nelle periferie. Situazioni estreme non sono rare, come quella di un appartamento nel quartiere di Mouraria, dove 30 persone vivevano in un appartamento da 70 metri quadrati, pagando insieme oltre 7.000 euro al mese in affitto. Questa condizione di sovraffollamento estremo è stata denunciata dai vicini e dai residenti, che hanno parlato di una vita quotidiana segnata da continui conflitti e condizioni igienico-sanitarie disastrose.
Testimonianze di residenti raccontano di camere anguste, bagni insufficienti e spazi comuni condivisi da troppe persone, dove l’intimità e la privacy sono praticamente inesistenti. Molti abitanti di queste situazioni estreme riferiscono anche un forte senso di insicurezza e stato di salute compromesso a causa della mancanza di aerazione, la proliferazione di malattie e il rischio costante di incendi, un rischio che è diventato tragicamente evidente dopo il devastante incendio del 2023 in un appartamento della Rua do Terreirinho, nel quartiere della Mouraria, dove hanno perso la vita due persone.
Questi esempi sono solo una parte del quadro allarmante che caratterizza la crisi abitativa a Lisbona, dove il sovraffollamento non è solo una questione di numero di persone per casa, ma anche di qualità della vita e di sicurezza.
Quadro giuridico in Portogallo
Il quadro giuridico che regola le condizioni abitative in Portogallo si è evoluto negli ultimi anni, ma presenta ancora delle lacune per quanto riguarda la gestione del sovraffollamento. La Legge di Base sulla Casa del 2019 (Lei de Bases da Habitação) stabilisce i principi fondamentali per il diritto all’abitazione e la tutela delle condizioni abitative. Tuttavia, nonostante i progressi in alcune aree, ci sono ancora aspetti normativi insufficienti per affrontare adeguatamente il problema del sovraffollamento.
- Normative sulla salubrità e sicurezza: La legge stabilisce requisiti minimi per la salubrità e la sicurezza delle abitazioni, come l’adeguata ventilazione e illuminazione naturale, ma non affronta in modo specifico il numero massimo di persone per abitazione, lasciando un margine di ambiguità che può portare a situazioni di sovraffollamento. Le ispezioni e i controlli sul rispetto delle normative sono competenza delle autorità municipali, che devono monitorare regolarmente la situazione.
- Mancanza di norme sulla metratura minima per residente: A differenza di altri paesi, il Portogallo non ha leggi specifiche che stabiliscano una metratura minima per persona nelle abitazioni. Ciò significa che non esistono limiti legali per determinare quante persone possano vivere in uno stesso appartamento, a meno che non vengano violate altre normative legate alla sicurezza e salubrità. Questo vuoto normativo facilita il ricorso a pratiche abusive, come l’affitto di stanze piccole o senza adeguati servizi, per ospitare un numero eccessivo di persone.
Inoltre, l’assenza di politiche mirate sulla rigorosa applicazione delle norme di sicurezza antincendio e sanitarie rende difficile la protezione dei residenti nelle aree con sovraffollamento.
Responsabilità e controlli
La gestione del sovraffollamento a Lisbona richiede una cooperazione tra diverse autorità locali, enti statali e organizzazioni non governative, ma la responsabilità ultima ricade sulle autorità municipali. Il Comune di Lisbona ha intensificato i controlli e le ispezioni, ma i risultati non sono sempre soddisfacenti, a causa delle limitazioni nelle risorse e delle difficoltà nel monitoraggio continuo.
- Ruolo delle autorità locali: La Câmara Municipal de Lisboa ha incrementato negli ultimi anni la fiscalizzazione delle abitazioni sovraffollate, con circa 323 vistorie e 76 ispezioni effettuate negli ultimi 12 mesi. Tuttavia, molte delle segnalazioni di sovraffollamento vengono fatte dalle giunte di freguesia e riguardano prevalentemente l’affitto di appartamenti destinati a alojamento local (affitti brevi), che non sono soggetti agli stessi standard normativi degli affitti residenziali.
- La Câmara si occupa principalmente di verificare la conformità degli edifici, ma, in molti casi, le denunce riguardano situazioni che non rientrano nelle sue competenze dirette, come quelle legate al mercato dell’affitto a breve termine, e vengono quindi reindirizzate ad altri enti competenti, come la ASAE (Autorità di Sicurezza Alimentare e Economica) o l’IHRU (Istituto della Casa e della Riabilitazione Urbana).
- Proposte legislative e responsabilità dei proprietari: A fronte della crescente preoccupazione per il sovraffollamento, sono state presentate alcune proposte legislative, come il pacchetto “Mais Habitação” che mira ad aumentare l’offerta di abitazioni a prezzi accessibili e a garantire più tutele per gli inquilini. Tuttavia, le responsabilità dei proprietari continuano a essere un tema delicato. Molti proprietari, per esempio, affittano le proprietà a condizioni non idonee senza subire penalità adeguate. Le sanzioni per chi non rispetta le norme esistenti sono, in alcuni casi, insufficienti, e molte persone sono costrette a vivere in condizioni di sovraffollamento estremo senza che venga intrapresa alcuna azione concreta per risolvere il problema.
In questo scenario, le politiche abitative devono essere rafforzate e la regolamentazione deve essere rivisitata per garantire che le condizioni abitative a Lisbona siano dignitose per tutti i cittadini, indipendentemente dal loro stato economico o dalla loro nazionalità.
Conseguenze sociali e sanitarie
Il sovraffollamento abitativo a Lisbona ha gravi ripercussioni sociali e sanitarie, che vanno oltre le problematiche legate alla qualità della vita nelle abitazioni stesse. La condizione di vivere in spazi sovraffollati non solo compromette il benessere fisico e mentale degli individui, ma genera anche problemi più ampi per la salute pubblica e la coesione sociale.
- Impatto sulla salute mentale e fisica: Il sovraffollamento crea un ambiente di stress costante che influisce negativamente sulla salute mentale degli abitanti. La mancanza di spazio privato e la costante interazione con numerose persone in ambienti ristretti possono portare a problemi di ansia, depressione e altre condizioni psicologiche. Inoltre, le condizioni fisiche sono compromesse: la scarsità di ventilazione, la presenza di umidità e la difficoltà a mantenere spazi puliti e igienici favoriscono la diffusione di malattie respiratorie, allergie e altre patologie legate alla scarsa qualità dell’ambiente domestico.
- Problemi igienici e rischio di incendi: Il sovraffollamento favorisce anche il deterioramento delle condizioni igieniche. Spazi ristretti con una grande affluenza di persone sono difficili da mantenere puliti e, di conseguenza, si verificano frequentemente problemi igienici che compromettono la salute collettiva, aumentando il rischio di contagi e infezioni. Un altro grave problema è il rischio di incendi, come dimostrato dall’incendio avvenuto nel quartiere della Mouraria nel 2023, che ha provocato morti e feriti.
- Le abitazioni sovraffollate non rispettano spesso le normative antincendio, aumentando il pericolo di tragedie. La mancanza di uscite di emergenza, il sovraffollamento nelle stanze comuni e l’uso improprio di elettricità rappresentano fattori di rischio per la sicurezza degli occupanti.
Misure possibili
Il fenomeno del sovraffollamento abitativo a Lisbona è una problematica complessa che coinvolge aspetti legali, sociali e sanitari e che richiede una risposta urgente e coordinata. Nonostante i progressi normativi negli ultimi anni, la mancanza di regolamentazioni chiare e di una politica di immigrazione e abitazione efficace ha contribuito a lasciare molte persone in situazioni di sovraffollamento estremo, con impatti devastanti sulla loro qualità della vita e sulla loro salute.
- Necessità di regolamentazioni più rigide: È evidente la necessità di una revisione e un rafforzamento delle normative esistenti. È fondamentale introdurre leggi che stabiliscano una metratura minima per persona e che regolino rigorosamente le condizioni di affitto per prevenire abusi da parte dei proprietari. La creazione di un sistema di ispezioni più capillari e tempestive, oltre a sanzioni più severe per chi viola le normative, è essenziale per garantire la sicurezza e la dignità delle persone che vivono in queste condizioni.
- Incremento dell’offerta abitativa: La soluzione al problema del sovraffollamento non passa solo attraverso l’inasprimento delle leggi, ma anche attraverso un incremento significativo dell’offerta abitativa a prezzi accessibili. Il mercato immobiliare di Lisbona deve rispondere alle esigenze di chi non può permettersi di vivere in alloggi adeguati. Progetti di riqualificazione urbana, l’ampliamento delle case popolari e politiche per incentivare l’affitto a lungo termine devono essere priorità per le autorità locali.
- Soluzioni sociali e legislative urgenti: È fondamentale che le politiche abitative si concentrino non solo sulla costruzione di nuove abitazioni, ma anche sulla tutela dei diritti degli inquilini e sulla creazione di una politica abitativa che sia inclusiva e sostenibile. In particolare, è necessario che le politiche di immigrazione siano integrate in un sistema che permetta agli immigrati di avere accesso a abitazioni sicure e dignitose, riducendo il rischio di sfruttamento da parte dei proprietari.
Il problema del sovraffollamento abitativo a Lisbona richiede un’azione urgente e mirata da parte delle autorità locali, delle istituzioni governative e della società civile. Le cause sono molteplici e complesse, ma le soluzioni esistono e devono essere implementate con decisione. È essenziale rafforzare la legislazione in materia di salubrità e sicurezza delle abitazioni, migliorando i controlli e le ispezioni, e allo stesso tempo investire nella costruzione di alloggi accessibili. Senza interventi efficaci, le conseguenze per la salute e il benessere dei cittadini continueranno a crescere, alimentando una crisi sociale che colpisce in particolare le fasce più vulnerabili della popolazione.
La politica abitativa deve essere una priorità per garantire un futuro più equo e sostenibile per Lisbona e per tutti i suoi abitanti.