Fruta Feia combatte lo spreco alimentare, un frutto “brutto” alla volta

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fruta feia

Ogni anno, circa 1,3 miliardi di tonnellate di cibo viene sprecato a livello globale, una cifra impressionante che potrebbe nutrire milioni di persone che soffrono la fame.

Vi avevamo già parlato in passato di quale fossero le app per ordinare cibo in Portogallo ma Fruta Feia l’app di cui parliamo oggi ha qualcosa di diverso.

Solo in Portogallo, oltre 1,8 milioni di tonnellate di alimenti vengono gettati via ogni anno, secondo un rapporto del INE del 2022. Una parte significativa di questo spreco è dovuta agli standard estetici imposti dai supermercati, dove frutta e verdura che non rispettano i criteri di forma e colore finiscono per essere scartate, nonostante siano perfettamente commestibili.

Il progetto Fruta Feia

È in questo contesto che nasce il progetto Fruta Feia, una cooperativa portoghese che cerca di invertire la tendenza alla normalizzazione estetica dei prodotti agricoli. Fondata nel 2013 da Isabel Soares, l’idea alla base del progetto è quella di creare un mercato alternativo per frutta e verdura che, pur non essendo esteticamente perfette, rimangono di alta qualità. L’obiettivo principale è ridurre le tonnellate di alimenti di qualità che ogni anno vengono scartati dagli agricoltori e sensibilizzare i consumatori sul fatto che il cibo “brutto” non è rifiuto.

Dal suo lancio, Fruta Feia ha evitato che oltre 2.000 tonnellate di frutta e verdura finissero nella spazzatura, collaborando con 235 agricoltori e fornendo loro un’economia alternativa. Questo non solo ha generato un impatto positivo sull’ambiente, riducendo le emissioni di gas serra derivanti dalla decomposizione dei cibi scartati, ma ha anche permesso ai produttori di guadagnare circa un milione di euro, incentivando lo sviluppo sostenibile delle loro attività.

Come funziona Fruta Feia?

I consumatori possono acquistare cestini di frutta e verdura “brutta” in diversi punti di distribuzione in città come Lisbona, Porto, e Almada. Ogni cestino varia in dimensione e prezzo a seconda della stagione, rendendo accessibili prodotti di qualità a costi contenuti. Grazie al crescente successo, il progetto si sta espandendo, con una lista d’attesa di 15.000 persone desiderose di aderire all’iniziativa.

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Ecco come funziona in dettaglio:

  1. Raccolta dai produttori locali: La cooperativa collabora con agricoltori locali che, a causa delle regole di mercato tradizionali, si trovano con una grande quantità di prodotti agricoli invenduti semplicemente perché non hanno l’aspetto “perfetto” (per esempio, carote storte, mele di colore irregolare). Questi prodotti non verrebbero accettati dalla grande distribuzione ma mantengono intatte tutte le loro qualità nutrizionali e di gusto.
  2. Distribuzione ai consumatori: La Fruta Feia raccoglie la frutta e la verdura “brutta” dai produttori e la distribuisce settimanalmente attraverso vari punti di ritiro in città come Lisbona, Porto, Almada, e altre località. I consumatori, che si iscrivono al progetto, possono ordinare dei cestini settimanali.
    • I cestini si presentano in due formati:
      • Piccolo: pesa tra 3-4 kg e contiene 5-7 varietà di frutta e verdura al costo di 3,5 euro.
      • Grande: pesa tra 6-8 kg e contiene 7-9 varietà, al costo di 7 euro.
    Ogni settimana, le varietà cambiano in base alla stagionalità e alla disponibilità regionale, quindi i consumatori ricevono sempre prodotti freschi e di stagione.
  3. Iscrizione e gestione: Per aderire al progetto, i consumatori devono iscriversi e diventare membri della cooperativa. Attualmente, ci sono circa 5.500 membri attivi, ma con una lista d’attesa di oltre 15.000 persone, vista la crescente popolarità del progetto.
  4. Sostenibilità economica: Fruta Feia paga agli agricoltori un prezzo equo per i prodotti che altrimenti sarebbero stati scartati, creando una fonte di reddito extra per i produttori. In sei anni, la cooperativa ha generato circa un milione di euro per gli agricoltori coinvolti, permettendo loro di investire in nuove attrezzature o assumere personale aggiuntivo.
  5. Impatto ambientale: Il progetto ha un impatto significativo anche dal punto di vista ambientale. Recuperando frutta e verdura che sarebbero finite nei rifiuti, la Fruta Feia contribuisce a ridurre le emissioni di gas serra derivanti dalla decomposizione degli alimenti e previene lo spreco di risorse come acqua, terra ed energia impiegate per produrli.

Il messaggio è chiaro: “Gente bella mangia frutta brutta”, e attraverso questa cooperativa, Fruta Feia sta cambiando le percezioni dei consumatori e il destino di migliaia di tonnellate di prodotti agricoli.

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