“E depois do adeus”: la canzone che ha innescato una rivoluzione in Portogallo

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E depois do Adeus Eurovision 1974 Rivoluzione dei Garofani 25 aprile Paulo de Carvalho

Non tutte le canzoni partecipanti all’Eurovision Song Contest lasciano il segno per la loro posizione in classifica. Alcune rimangono nella storia per ragioni che vanno ben oltre la musica.

Un esempio emblematico è E depois do adeus, la canzone che rappresentò il Portogallo nel 1974 e che, nonostante il suo risultato modesto, divenne il segnale d’inizio di uno dei momenti più cruciali della storia portoghese: la Rivoluzione dei Garofani.

Dopo aver vinto il Festival da Canção del 1974, e depois do adeus di Paulo de Carvalho venne scelta per rappresentare il Portogallo al 19° Eurovision. La canzone, scritta da José Calvário e José Niza, era una ballata melodica che si esibì a Brighton il 6 aprile. Nonostante l’impegno artistico, la canzone si classificò ultima con appena 3 punti, ben lontana dalla vittoria che per il Portogallo arriverà solo nel 2017, condividendo il fondo della classifica con Germania, Norvegia e Svizzera. Tuttavia, il suo significato andava ben oltre l’evento musicale.

Nel 1974, il Portogallo viveva sotto il regime autoritario dell’Estado Novo, un governo repressivo contro cui stavano crescendo sentimenti di opposizione. Un gruppo di ribelli all’interno delle forze armate, noto come MFA (Movimento delle Forze Armate), aveva pianificato una rivoluzione per porre fine alla dittatura. Ciò che mancava era un segnale segreto per dare il via all’azione. Ed è qui che entra in gioco E depois do adeus.

Il 24 aprile 1974, la canzone fu trasmessa dalla stazione radio Emissores Associados de Lisboa alle 22:55. Questo segnale predefinito informava i ribelli che la rivoluzione stava per iniziare. Il secondo segnale arrivò poco dopo, alle 00:20 del 25 aprile, con la trasmissione di Grândola, Vila Morena di Zeca Afonso su Rádio Renascença. Con questi due segnali, i ribelli sapevano che era giunto il momento di agire.

Mentre il governo cercava di mantenere il controllo, invitando i cittadini a rimanere nelle loro case, il popolo portoghese scelse di scendere in strada e unirsi al movimento rivoluzionario. A Lisbona, il mercato dei fiori divenne il centro simbolico della rivoluzione. In un gesto pacifico e potente, i fiori, in particolare i garofani, vennero infilati nelle canne dei fucili dei soldati. Questo atto pacifico diede alla rivoluzione il nome di Rivoluzione dei Garofani.

Nel giro di poche ore, la dittatura fu sconfitta, il presidente Marcelo Caetano si arrese e il Portogallo poté avviarsi verso una nuova era di democrazia. Oltre a porre fine al regime autoritario, la rivoluzione portò alla fine della lunga Guerra Coloniale Portoghese.

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Sebbene E depois do adeus non abbia portato il Portogallo ai vertici dell’Eurovision, il suo ruolo nel cambiamento politico e sociale del paese rimane indelebile. La canzone divenne il simbolo di un movimento rivoluzionario che trasformò il Portogallo e, oggi, continua a occupare un posto d’onore nella memoria storica del paese.

Come si direbbe a proposito della canzone non vincitrice dell’Eurovision del 1974: “E depois do adeus” rimane per sempre nel libro di storia del Portogallo.

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