Portogallo e Africa, tra colonialismo e intreccio di culture

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Cultura africana a Lisboan

Il continente africano è da sempre stato soggetto agli scambi commerciali durante l’età moderna, trovandosi nel mirino del colonialismo europeo che ha avuto come protagonisti principali Stati come i Paesi Bassi, la Francia e lo stesso Portogallo.

Pertanto, l’Africa ha sicuramente un’opinione negativa dell’Europa e le vicende che si sono susseguite durante tutto il colonialismo: tra occupazione di territori, commercio di persone africane finalizzato alla schiavitù e sfruttamento, non è di certo una buona base per costruire dei buoni rapporti. 

La cultura afro in Portogallo: il caso di Lisbona

Il Portogallo, a causa della sua lunga storia di esplorazioni marittime e colonizzazioni, è un Paese profondamente intrecciato con l’Africa. Questa relazione secolare ha lasciato un’impronta indelebile sulla cultura portoghese, evidente in molti aspetti della vita quotidiana, dalle arti alla cucina, dalla musica alla lingua. La cultura afro-portoghese è una componente vitale e dinamica della società portoghese contemporanea, contribuendo a creare un ricco mosaico culturale. 

Lisbona, la capitale del Portogallo, è una città nota per la sua ricca storia, l’architettura decadente e una che traspira in ogni angolo delle sue strade. Una parte fondamentale di questa vivace tessitura culturale è la comunità afro-lisboeta, che contribuisce in modo significativo al panorama culturale della città.

La cultura afro a Lisbona è il risultato di secoli di migrazioni, scambi e influenze che hanno arricchito la città sotto molteplici aspetti, dalla musica alla gastronomia, dalla danza all’arte. La presenza africana a Lisbona ha radici profonde, risalenti all’epoca delle esplorazioni marittime portoghesi del XV e XVI secolo. Durante questo periodo, il Portogallo stabilì numerose rotte commerciali e colonie in Africa, portando a un flusso di persone, idee e culture tra i due continenti. La comunità afro-portoghese crebbe con il tempo, nonostante le sfide rappresentate dalla schiavitù e dalla discriminazione. 

Oggi, la maggior parte degli afro-lisboeti discende da migranti provenienti dalle ex colonie portoghesi in Africa, tra cui Angola, Mozambico, Capo Verde, Guinea-Bissau, São Tomé e Príncipe. Queste comunità hanno portato con sé una ricca eredità culturale che si manifesta in vari aspetti della vita quotidiana a Lisbona.

Incidenza africana nella musica e nella danza 

La musica afro-portoghese è uno degli aspetti più visibili e celebrati della cultura afro in Portogallo e sopratutto nella capitale, Lisbona. Generi musicali come il fado, pur essendo profondamente radicato nella tradizione portoghese, mostrano influenze africane nei loro ritmi e melodie. Tuttavia, è attraverso generi come la kizomba, il funaná e il kuduro che la musica africana trova la sua espressione più pura e dinamica. Vediamoli nel dettaglio:

  • Kizomba, originaria dell’Angola, è diventata estremamente popolare a Lisbona, con numerosi club e scuole di danza dedicate a questo genere sensuale e ritmico.
  • Kuduro, un genere musicale e di danza energico nato in Angola, è un altro pilastro della scena musicale afro-lisboeta, caratterizzato da ritmi veloci e movimenti di danza esuberanti. 
  • Funaná, nativa di Capo Verde, più o meno antica, vede le sue origini in una coppia che diventò famosa grazie alla maestria con la quale proponeva questa danza e suonava i due strumenti di riferimento; Funa (lui) Naná (lei).
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Una grande impronta, nell’unire il panorama musicale Afro in Portogallo, l’ha avuto sicuramente il festival del genere più famoso e seguito al mondo: l’Afronation. Quest’ultimo, nel 2023 è tornato in Portogallo, precisamente in Algarve, Portimão, dopo che venne annullato per 2 anni consecutivi a causa del Covid-19. La risposta a questi anni di stop fu grandiosa, in quanto parteciparono circa 35.000 persone e ospitò, come artisti principali, grandi nomi di fama mondiale come Burna Boy, Davido e Aya Nakamura.

Il festival si è rinnovato in Algarve, nella Praia da Rocha anche per l’anno 2024, dal 26 al 28 giugno, e ha presentato come cantanti, la grande coppia Dadju e Tayc, Nicky Minaj e Major League DJZ.                       Questo evento ha portato amanti dell’afrobeat da tutta Europa a riunirsi in un posto unico portoghese come l’Algarve, e ciò proietta il Portogallo in un panorama di livello mondiale, legato alla cultura della musica afro. Inoltre, grazie a queste iniziative, si rafforza sempre di più il legame tra la nazione iberica e il continente africano.

Cucina africana a Lisbona e la sua inclusione

Lisbona è una città che vanta una cucina estremamente variegata, influenzata da molte culture, inclusa quella africana. La cucina afro-lisboeta è un riflesso della diversità etnica della città, con piatti che fondono sapori, tecniche e ingredienti provenienti dalle ex colonie portoghesi in Africa sopraccitate. Esplorare i ristoranti e i mercati di Lisbona permette di intraprendere un viaggio culinario unico e affascinante. Di sotto troviamo alcuni dei piatti Afro-lisboeti principali:

  • Caldo de Peixe: Uno stufato di pesce tipico dell’Angola, spesso preparato con pesce fresco, patate dolci, banane verdi, e una varietà di spezie e erbe. Questo piatto è un perfetto esempio di come la cucina afro si integri con i prodotti locali portoghesi.   
  • Cachupa: Considerato il piatto nazionale di Capo Verde, la cachupa è uno stufato ricco a base di mais, fagioli, patate dolci, zucca, carne o pesce. Ogni isola di Capo Verde ha la sua versione, e molte di queste varianti possono essere gustate nei ristoranti afro-lisboeti.
  • Moamba de Galinha: Un piatto angolano molto popolare, preparato con pollo cucinato in una salsa ricca di olio di palma, aglio, cipolle, pomodori e spezie. È spesso servito con riso o funge, una polenta di manioca.
  • Matapa: Un piatto tipico del Mozambico, fatto con foglie di manioca, arachidi tritate, latte di cocco e a volte gamberi. La combinazione di ingredienti crea una salsa densa e saporita, solitamente accompagnata da riso.
  • Bissap: Una bevanda rinfrescante a base di fiori di ibisco, popolare in molte culture africane. A Lisbona, può essere trovata nei mercati e ristoranti afro, spesso servita fredda con zucchero e menta.
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Alcuni dei ristoranti  e luoghi consigliati, per godersi al meglio questi piatti preziosi, sono: Cantinho do Aziz, Restaurante O fumeiro de Benguela, Taberna Moderna, Mercado de Arroios e Restaurante Gigi. 

Arte e letteratura Afro 

Come già citato in precedenza, Lisbona è un crocevia di culture, e la presenza africana è profondamente radicata nel suo tessuto culturale. L’arte e la letteratura afro-lisboeta rappresentano una parte vitale e dinamica della vita culturale della città, offrendo una prospettiva unica e arricchente che riflette le esperienze, le storie e le tradizioni delle comunità che rappresentano l’Africa in Portogallo. Questa espressione culturale si manifesta attraverso una varietà di forme artistiche e letterarie, che spaziano dalle arti visive alla musica, dalla poesia alla narrativa.            

Numerose sono, per esempio, le gallerie e gli  spazi culturali, come:

  • Galeria Zé dos Bois (ZDB): Situata nel quartiere di Bairro Alto, questa galleria è nota per il suo supporto agli artisti emergenti e ospita regolarmente mostre di artisti afro-portoghesi.
  • Centro Cultural de Belém (CCB): Uno dei principali centri culturali del Portogallo e rappresenta un punto di riferimento fondamentale per la vita artistica e culturale di Lisbona. Situato nel quartiere storico di Belém, vicino alla Torre di Belém e al Monastero dos Jerónimos, il CCB è un complesso multifunzionale che ospita una vasta gamma di eventi e attività culturali.
  • Associação Bacalhoeiro: centro culturale e comunitario situato nel cuore della città (Bacalhoeiro). Questo luogo è diventato un punto di riferimento per la comunità afro-lisboeta e per tutti coloro che cercano di esplorare e celebrare le diverse culture che compongono il tessuto sociale di Lisbona. Attraverso le sue attività, l’associazione ha contribuito a creare un ambiente più inclusivo e accogliente, dove le diversità culturali sono celebrate e valorizzate.

Per quanto concerne la letteratura afro, a Lisbona è abbastanza ricca e diversificata, con autori che esplorano una vasta gamma di temi, tra cui l’identità, la diaspora, la memoria storica e le dinamiche sociali. Tra gli autori più conosciuti originari dell’Africa abbiamo: 

  • Paulina Chiziane, prima donna mozambicana a pubblicare un romanzo;
  • Germano Almeida, scrittore capoverdiano noto per le sue opere che esplorano la vita e la cultura di Capo Verde;
  • Ondjaki, scrittore angolano le cui opere variano dalla narrativa alla poesia, esplorando temi di identità e memoria collettiva. 
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Tra gli eventi principali in ambito letterario, a Lisbona, si può sicuramente citare la Feira do livro de Lisboa, evento importante che offre una piattaforma per autori afro-lusofoni per presentare le loro opere e interagire con un pubblico più ampio. Questo importante appuntamento annuale (fine maggio e inizio giugno), si tiene nel suggestivo Parque Eduardo VII dal 1930, ed è organizzata dall’Associação Portuguesa de Editores e Livreiros (APEL), con il supporto del Comune di Lisbona.

Sfide e prospettive future, tra Africa e Portogallo

Nonostante il ricco contributo alla cultura di Lisbona, la comunità afro-lisboeta affronta ancora sfide significative. La discriminazione e la marginalizzazione sociale sono problemi persistenti che necessitano di attenzione e azione. Tuttavia, vi è una crescente consapevolezza e valorizzazione della cultura afro a Lisbona, sostenuta da iniziative comunitarie, progetti culturali e politiche volte a promuovere l’inclusione e la diversità. Questi ultimi due sono fattori importantissimi, che fanno sì che Lisbona sia una delle città europee più amate da giovani e non, con un aumento sostanzioso di entrate negli ultimi anni.     

Esplorare la cultura afro a Lisbona significa intraprendere un viaggio di scoperta attraverso suoni, sapori e visioni che raccontano storie di resilienza, creatività e integrazione. Una celebrazione della diversità che arricchisce la città e i suoi abitanti, contribuendo a costruire un futuro comune basato sul rispetto e la valorizzazione delle differenze.

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