Il Carnevale in Portogallo é un festivo?
Ogni anno, la stessa domanda: alla fine, il martedì grasso è festivo o no? Scopri cosa dice la legge sulla questione del Carnevale in Portogallo.
L’Entrudo, ovvero il nome con cui viene tradizionalmente chiamato il Carnevale in Portogallo, è una festa che segna la fine dell’inverno e il periodo che precede la Pasqua, una celebrazione cattolica.
Si contano 40 giorni di festa fino alla data della resurrezione di Cristo, il periodo della Quaresima, caratterizzato da preghiere e “sacrificio”, fino al Venerdì Santo, che include la Domenica delle Palme.
Ma, alla fine, il Carnevale in Portogallo è festivo o no?
Accanto all’importanza del Carnevale nel calendario cristiano, la data assume un ruolo significativo nell’anno civile, essendo considerata festiva da molti, spesso.
Non lo è perché non compare nell’elenco dei giorni festivi nazionali obbligatori. Tuttavia, può esserlo effettivamente in alcune circostanze, se così viene determinato.
Tutto questo può sembrare confuso ma vi spieghiamo come funziona.
Carnevale: cosa dice la legge
Il Codice del Lavoro presenta una sottosezione relativa ai giorni festivi, divisi in tre articoli: i giorni festivi obbligatori; i giorni festivi facoltativi; e il regime dei giorni festivi.
Come giorni festivi obbligatori, sono considerati i seguenti giorni:
- 1 gennaio (Capodanno)
- Venerdì Santo e Domenica di Pasqua
- 25 aprile
- 1 maggio (Festa del Lavoro)
- Corpus Domini
- 10 giugno (Giorno del Portogallo, di Camões e delle Comunità Portoghesi)
- 15 agosto (Assunzione di Nostra Signora)
- 5 ottobre (Giorno della Repubblica)
- 1 novembre (Giorno di Tutti i Santi)
- 1 dicembre (Restaurazione dell’Indipendenza del Portogallo)
- 8 dicembre (Immacolata Concezione)
- 25 dicembre (Natale)
Secondo la legislazione specifica, alcuni giorni festivi possono potenzialmente essere spostati al lunedì della settimana successiva.
Per quanto riguarda i giorni festivi facoltativi, sono considerate solo due date:
- Martedì grasso
- Giorno festivo municipale di ciascuna località
Secondo la legge, questi possono considerarsi giorni festivi tramite accordi contrattuali collettivi o contratti di lavoro.
Anche se la legge è chiara, alcuni contratti collettivi (stipulati tra sindacati e datori di lavoro) considerano il Carnevale come un giorno festivo obbligatorio.
In altre parole, se l’azienda decide di chiudere per permettere ai collaboratori di godersi la giornata, ovviamente nessuno lavorerà. Quindi, c’è chi lavora e chi può godersi la festa del martedì grasso.
Come funziona nella pratica?
Esiste soprattutto una distinzione tra il settore pubblico e quello privato.
La funzione pubblica dipende dalla determinazione del governo. Se l’Esecutivo decide di concedere tolleranza, i lavoratori possono godersi il giorno, che è considerato festivo. Questo è quello che è successo negli ultimi anni e ci si aspetta che accada anche in futuro.
D’altra parte, il settore privato è regolato dalla decisione di ogni singola azienda. Quindi, indipendentemente dall’ambito di attività, è il datore di lavoro che decide se concedere o meno il giorno ai dipendenti, senza alcun obbligo legale.
Di solito, per alcune regioni del paese, non si pone neanche il problema se il martedì grasso sia festivo o meno. Questo perché ci sono località per le quali questo è un momento dell’anno di eccezionale importanza culturale e turistica, a cui tutti vogliono partecipare. Avevamo infatti già parlato del Carnevale di Torres Vedras.
In ogni caso, nonostante qualche azienda non conceda il giorno libero, molti portoghesi e immigrati brasiliani prendono le ferie per poter partecipare ai festeggiamenti del Carnevale, dentro o fuori dal paese.
