Da Marzo si potrà ricevere la baixa medica dal pronto soccorso
A partire da marzo, entrerà in vigore un nuovo sistema di richiesta dei certificati medici di assenza dal lavoro (Baixa medica). Questo sistema estende la possibilità di ottenere tali certificati ai pronto soccorso oltre che anche nel settore privato e sociale.
Si potrà richiedere il certificato direttamente al pronto soccorso
Il Ministero della Salute ha annunciato che a partire dal 1 marzo, sarà possibile ottenere certificati medici di assenza dal lavoro direttamente presso i servizi di emergenza del pronto soccorso e nel settori privato e sociale, eliminando così l’obbligo di recarsi in prima persona presso i servizi sanitari primari del SNS per una visita medica.
Finora, per ottenere un certificato medico di assenza dal lavoro, era necessario consultare un medico di base, ma il Governo ha deciso di ampliare la gamma di professionisti autorizzati per garantire una risposta più rapida alle esigenze di salute dei cittadini, semplificando i procedimenti che mettevano sotto pressione eccessivamente i servizi sanitari.
Le autodichiarazioni
Un’eccezione a questa regola riguarda le brevi assenze dal lavoro, che possono essere autodichiarate per un massimo di tre giorni già dal maggio del 2023. Da allora sono state emesse ben 303.700 autodichiarazioni di malattia.
Per quanto riguarda i certificati di invalidità emessi dall’inizio dell’anno, è stato pubblicato in Gazzetta Ufficiale il decreto che modifica il regime di valutazione delle capacità delle persone con disabilità. Il nuovo sistema stabilisce che i certificati di invalidità multiuso rimangano validi fino a una nuova valutazione, garantendo così il mantenimento dei benefici sociali, economici e fiscali riconosciuti alle persone con disabilità.
Con l’organizzazione del Servizio Sanitario Nazionale in Unità Locali di Salute, il Governo ha stabilito che le commissioni mediche saranno organizzate inizialmente da queste entità, con almeno una commissione medica per ciascuna delle 39 Unità Locali di Salute, garantendo così una maggiore copertura a livello nazionale.
Protezione per i pazienti oncologici
Inoltre, è stata confermata permanentemente nella legge la regola creata durante la pandemia per proteggere i pazienti oncologici, garantendo loro l’assegnazione automatica di un grado minimo di invalidità del 60% nei primi cinque anni dopo la diagnosi, senza la necessità di sottoporsi a una commissione medica.
In questi casi, la conferma dell’invalidità e l’emissione dei certificati medici di invalidità multiuso devono essere effettuate da un medico specialista presso l’unità sanitaria dove è stata effettuata la diagnosi, diverso dal medico che segue il paziente.
Infine, sono previste delle deroghe dalla commissione medica per condizioni congenite o altre condizioni che comportino un grado di invalidità permanente, secondo i criteri definiti da un decreto dei ministri responsabili per le aree della sicurezza sociale e della salute.