Servizi fotografici alternativi in cambio di soldi? Fate attenzione!!!

Negli ultimi mesi, sono emerse numerose testimonianze di persone contattate tramite social media da presunti fotografi che propongono servizi fotografici alternativi, spesso con temi provocatori come rave, street style o notturni, in cambio di compensi economici a Lisbona e dintorni.
Dietro un’apparente proposta professionale si nascondono, in alcuni casi, tentativi di manipolazione, adescamento e situazioni ben più gravi.
A Lisbona diverse donne sono state contattate da sedicenti fotografi
Dopo diverse segnalazioni abbiamo deciso di parlarne in modo da creare consapevolezza sul tema e da aiutare chi potrebbe ricevere questa richiesta. Sembrerebbe infatti che sfortunatamente ci siano ragazze che abbiano subiti abusi dopo aver accettato di partecipare a quelli che dovevano essere semplici servizi fotografici.
Il tema è infatti molto delicato soprattutto dopo alcuni recenti eventi che hanno visto come vittime alcune giovani donne a Lisbona.
Il meccanismo che si ripete
La questione non è delle più facile su cui scrivere e non sapevano se trattarla ma crediamo che sapere che altre persone sono passate dalla stessa situazione può dare gli strumenti per non far vivere ad altri la stessa esperienza negativa.
Molti racconti condividono diversi aspetti in comune e sembrerebbero condividere lo stesso schema legato a dei servizi fotografici alternativi:
- Contatto via social
Si riceve un messaggio diretto, spesso dai toni amichevoli e professionali, con la proposta di un servizio fotografico pagato, legato a un tema “artistico” o “alternativo”. Di solito la cifra proposta è tra gli 80 e i 100 Euro. Questa cifra pur non essendo altissima può essere appetibile per chi ha bisogno nell’immediato di soldi facili. - Temi seducenti e ambienti isolati
Vengono suggeriti set legati alla trasgressione, al mondo del rave, o a esperienze notturne, quasi a giustificare la necessità di uno stato di alterazione di chi si presta ai servizi fotografici. Il luogo scelto è spesso appartato, privato o non facilmente accessibile. - Normalizzazione dell’ambiguità
La conversazione può deviare su temi come alcol, droghe leggere, o “esperienze forti”, creando un contesto apparentemente libero ma che confonde i limiti tra arte e abuso. - Isolamento e pressione psicologica
Si chiede di non coinvolgere altri, con la scusa della privacy o della spontaneità del progetto. In alcuni casi, si esercita una pressione sottile per accettare situazioni sempre più ambigue.
Perché queste strategie funzionano
- Illusione di professionalità
Un profilo curato, alcune foto artistiche pubblicate, un tono educato: tutto contribuisce a creare fiducia. - Fascino della trasgressione
L’idea di partecipare a qualcosa di esclusivo, diverso, può essere attraente, soprattutto se presentato come un progetto “di rottura”. - Pressione psicologica mascherata
Frasi come “sei diversa dalle altre”, “solo tu puoi farlo”, o “mi fido solo di te” sono segnali di manipolazione emotiva.
Come riconoscere un pericolo nascosto
- Verifica l’identità
Un vero professionista ha referenze verificabili, un sito ufficiale, e collabora con altri esperti del settore. Nel caso non ci siano molte menzioni online e nessuno portfolio è meglio diffidare, soprattutto nel caso di fotografie di contenuto abbastanza spinto. - Diffida dei luoghi isolati
Un servizio fotografico serio si svolge in studi, location autorizzate o in presenza di assistenti. Se un presunto fotografo vi chiedi di andare a casa sua, abbiate il dubbio che la proposta abbia secondi fini. - Attenzione ai segnali ambigui
Se la conversazione si sposta su temi troppo personali, sessualizzati o scomodi, interrompi il contatto. Il mondo della fotografia professionale non prevede infatti che ci siano questo tipo di interazioni - Mai accettare segretezza totale
Se ti chiedono di non dirlo a nessuno, o di tenere tutto segreto, è un campanello d’allarme. Un fotografo professionista non dovrebbe avere nessun problema a rendere pubblico il suo lavoro e a permettere ai modelli di presentarsi con una persona di fiducia.
Cosa fare in caso di dubbio o pericolo
- Parla con una persona di fiducia
Condividere quanto sta accadendo è il primo passo per avere una visione più lucida. - Salva le prove
Fai screenshot delle conversazioni. Possono essere utili in caso di segnalazioni o azioni legali. - Blocca e segnala il profilo
Le piattaforme permettono di segnalare contenuti sospetti. Fallo subito se ti senti a disagio. - Non sentirti mai in colpa
La responsabilità è sempre di chi abusa della fiducia altrui. Anche solo aver risposto non giustifica nessun comportamento scorretto.
Valutare sempre attentamente le proposte che si ricevono
Il mondo della fotografia può essere un mezzo di espressione potente, ma mai a discapito della sicurezza e della dignità.
Imparare a riconoscere le situazioni ambigue è fondamentale per proteggersi e per proteggere chi ci sta accanto.
Essere consapevoli è il primo passo per non cadere in trappole travestite da opportunità.