Amália: L’IA rivoluzionaria che cambierà il futuro della Lingua Portoghese
Nel 2026 sarà lanciato un innovativo modello di linguaggio di intelligenza artificiale (IA) chiamato Amália, un progetto rivoluzionario destinato a preservare e valorizzare il portoghese di Portogallo, la sua cultura e la sicurezza dei dati. Questo ambizioso progetto, guidato dal Centro para a AI Responsável e altre istituzioni accademiche, è stato presentato in anteprima dal primo ministro portoghese durante la Web Summit del 2024.
Un progetto che unisce tecnologia e identità culturale
Amália non sarà semplicemente un altro assistente virtuale. Uno degli obiettivi principali del progetto è assicurare che la lingua portoghese parlata in Portogallo non venga diluita o confusa con altre varianti, in particolare con quella brasiliana. Questo è stato uno dei punti chiave sottolineati da Paulo Dimas, CEO del Centro para a AI Responsável, che ha evidenziato l’importanza di preservare la ricchezza linguistica e culturale del Portogallo in un’era di globalizzazione digitale.
Collaborazione e ricerca di alto livello
Dietro questo progetto ci sono anni di ricerca e lavoro svolti da centri come la NOVA Faculdade de Ciências e Tecnologia e l’Instituto Superior Técnico, che hanno contribuito a costruire una base solida per lo sviluppo del modello linguistico. In più, la collaborazione con Unbabel, una startup portoghese di IA, ha portato ulteriore esperienza nella creazione di modelli multilingue. Un elemento essenziale di Amália sarà il supercomputer utilizzato per l’addestramento del modello, una risorsa tecnologica condivisa con la Spagna ma in parte di proprietà del governo portoghese.
Un modello di linguaggio con molteplici applicazioni
L’importanza di Amália va oltre la semplice scrittura in un corretto portoghese europeo. Si tratta di una tecnologia destinata a servire l’intera società portoghese, con applicazioni che spaziano dall’educazione alla pubblica amministrazione, dalla medicina all’innovazione tecnologica. Un esempio concreto è l’uso di IA per aiutare pazienti affetti da malattie come la sclerosi laterale amiotrofica (SLA) a comunicare utilizzando la loro voce, preservata e riprodotta artificialmente. Amália offrirà una versione di questa tecnologia in portoghese di Portogallo, contribuendo a rendere la comunicazione più naturale e culturalmente appropriata.
Autonomia tecnologica e futuro
Il lancio di Amália nel 2026 rappresenta un passo cruciale per l’autonomia tecnologica del Portogallo. Avere un modello di linguaggio sviluppato su misura per le esigenze del Paese permetterà di migliorare costantemente il sistema, introducendo in futuro funzionalità come il supporto alle immagini e alla comunicazione vocale. Si tratta di un’iniziativa che avrà un impatto su vari settori, dalle startup alle istituzioni accademiche, e che mira a creare una base solida per l’innovazione digitale in Portogallo.
In conclusione, Amália non sarà solo un progetto tecnologico, ma un simbolo della capacità del Portogallo di guidare l’innovazione preservando al contempo la propria identità linguistica e culturale. Con il supporto delle istituzioni accademiche e delle aziende tecnologiche locali, Amália promette di diventare un punto di riferimento per il futuro dell’intelligenza artificiale in lingua portoghese.