Polemica all’Eurovision: 17 artisti del Festival da Canção annunciano il boicottaggio a causa della presenza di Israele

0

La controversia intorno alla partecipazione del Portogallo all’Eurovision 2026 continua a crescere. Dopo la decisione della RTP di confermare la presenza del Paese nella competizione europea nonostante il boicottaggio già annunciato da diverse nazioni, 17 artisti in gara al Festival da Canção hanno dichiarato che rifiuteranno di partecipare all’Eurovision nel caso in cui dovessero vincere la selezione nazionale.

La scelta della RTP e il contesto internazionale

La decisione dell’emittente pubblica portoghese arriva in un momento particolarmente delicato. Paesi come Spagna, Paesi Bassi e Irlanda hanno già annunciato il ritiro dalla competizione, motivandolo con la presenza di Israele e con le sue azioni militari a Gaza. Le critiche sono aumentate dopo che l’Unione Europea di Radiodiffusione (UER) ha approvato nuove regole di voto senza alcuna consultazione pubblica sul tema della partecipazione israeliana.

Gli artisti ricordano che nel 2022 la Russia venne esclusa dalla competizione per ragioni politiche legate all’invasione dell’Ucraina, mentre la stessa misura non è stata applicata a Israele, nonostante — secondo la citazione del comunicato — l’ONU accusi il Paese di “atti di genocidio” contro la popolazione palestinese.

Il comunicato degli artisti: “Non saremo complici”

I 17 artisti che hanno aderito alla protesta hanno diffuso un comunicato congiunto in cui spiegano le ragioni del loro rifiuto.

«È con stupore che constatiamo la mancata esclusione di Israele dal concorso», si legge nel documento. «Ugualmente ci sorprende il risultato della votazione all’interno dell’Assemblea Generale dell’UER, favorevole alle nuove regole e privo di qualsiasi inchiesta democratica sulla partecipazione israeliana. In questa maggioranza figura anche la RTP, fatto che deploriamo sia come cittadini sia come artisti».

Gli autori e interpreti dichiarano inoltre che non saranno disponibili a rappresentare il Portogallo nel 2026: «Veniamo a dichiarare pubblicamente la nostra decisione: rifiuteremo la partecipazione all’Eurovision nel caso in cui la nostra canzone dovesse vincere il Festival da Canção del prossimo marzo. Riteniamo che il silenzio, in momenti come questo, ci renderebbe complici di una tragedia. Non intendiamo avallare violazioni dei diritti umani e scegliamo di resistere attraverso la cultura, attraverso la cultura portoghese».

LEGGI ANCHE  La canzone più famosa di Gianni Morandi è stata tradotta in portoghese

Chi ha aderito e chi è rimasto fuori

Tra i firmatari figurano Bateu Matou, Cristina Branco, EVAYA, Djodje, Inês Sousa, i membri dei Marquise — peraltro invitati direttamente dalla RTP — oltre a Francisco Fontes, Gonçalo Gomes, Jacaré, i Nunca Mates o Mandarim, Pedro Fernandes e Rita Dias.

Cinque artisti non hanno invece aderito alla presa di posizione collettiva: AGRIDOCE, André Amaro, Bandidos do Cante, Dinis Mota e Sandrino, che risultano quindi esclusi dall’iniziativa di boicottaggio.

Author

  • Alan De Ambrogi autore Portogallo lisbona magazine

    Residente a Lisbona dal 2020, laureato in marketing, coniuga la sua passione per i viaggi con l'amore per la scoperta di nuove culture. La sua penna trasmette esperienze uniche e riflessioni ispirate dai luoghi che esplora.

    Visualizza tutti gli articoli

Lascia un commento

Il tuo indirizzo email non sarà pubblicato. I campi obbligatori sono contrassegnati *